Da Napoli: Il resoconto delle Semifinali. Sarà settima finale tutta italiana nel circuito maggiore (con le parole di Berrettini e Musetti)

Sono Matteo Berrettini, seconda testa di serie del torneo, e Lorenzo Musetti, quarta testa di serie, i finalisti della Tennis Napoli Cup by Banca di Credito Popolare, ATP250 su cemento outdoor al Tennis Club Napoli.

Berrettini, nonostante il dolore al piede sinistro che lo ha condizionato per l’intero incontro, in semifinale ha battuto lo statunitense Mackenzie McDonald in tre set: 36 76(2) 63. Grazie a questa vittoria, il 26enne romano è salito alla 13esima posizione nella Pepperstone ATP Live Race to Turin. Quella di Napoli sarà la sua prima finale in assoluto sul cemento e la quarta della stagione dopo Stoccarda e Queen’s (dove ha vinto) e Gstaad.

Musetti, invece, ha sconfitto in due set il serbo Miomir Kecmanovic, quinta testa di serie: 63 64. Il ventenne di Carrara ha raggiunto la finale senza lasciare per strada sin qui neppure un set. Contro Berrettini giocherà la seconda finale in assoluto della sua carriera: la prima era stata quella vinta sulla terra rossa di Amburgo contro Alcaraz.
Musetti, per il secondo anno consecutivo, è qualificato alle Intesa San Paolo Next Gen ATP Finals, in programma all’Allianz Cloud di Milano dall’8 al 12 novembre. Domani alle 15, l’Arena di Rotonda Diaz ospiterà la settima finale ATP di sempre fra due italiani, tre delle quali giocate in Italia.

Di seguito i sei precedenti:
12-5-1974 Firenze Panatta b. Bertolucci 63 61
11-7-1976 Bastad Zugarelli b. Barazzutti 36 75 62
9-3-1980 Il Cairo Barazzutti b. Bertolucci 64 60
12-4-1987 Bari Pistolesi b. Cancellotti 67 75 63
22-5-1988 Firenze Narducci b. Panatta 36 61 64
7-2-2021 Melbourne Sinner b. Travaglia 76 64

Nel torneo di doppio, si è fermata in semifinale la corsa della coppia italiana Andrea Vavassori/Lorenzo Sonego. Hanno ceduto alle teste di serie numero 1 Dodig/Krajicek al termine di un match tiratissimo: 67(8) 63 11-9 il punteggio. Domani alle 12.30, sul campo dell’Arena, affronteranno gli australiani Ebden e Peers.

Matteo Berrettini : “Sono stanco ma sto bene, più o meno durante la partita lo staff medico ha fatto un ottimo lavoro. Ho avvertito un dolore sotto al piede: con la fasciatura hanno creato un cuscinetto e mi sono sentito meglio. Il mio team mi aveva consigliato di ritirarmi ma io non ho voluto farlo. ‘E’ lui che deve battermi’, mi sono detto. Il derby con Musetti in finale è una cosa pazzesca per il tennis italiano e per il torneo. E sono sicuro che non sarà la prima tra noi due.
Ho servito male all’inizio, ho messo poche prime: diciamo che non sono partito con il piede giusto… – scherza Matteo -. Il derby? Sono convinto che non sarà la prima finale tra di noi. Lui è un giocatore fortissimo: io alla sua età non giocavo nemmeno i Challenger. Complimenti a parte farò di tutto per vincere. Sono contento di aver raggiunto la mia prima finale in Italia: del resto fino allo scorso anno come torneo c’era solo Roma, dove poi nel 2020 e nel 2021 non c’era pubblico. E quest’anno non ho potuto nemmeno giocare (per i postumi dell’intervento alla mano; ndr). Finals? Lo ripeto, finché non sono matematicamente fuori io ci credo”.

Lorenzo Musetti : “Sarà una sfida che ci godremo tutti e due. Il pubblico? Secondo me sarà 50 e 50. Siamo amici, ci siamo allenati insieme anche stamane, domani non lo faremo ovviamente. Ma per la maturità con la quale sto affrontando le partite non credo che mi lascerò condizionare dal fatto di giocare contro un amico. Che vinca il migliore!.
Non è stata una vittoria Facile è una parola che non esiste riferita al tennis, anzi alla vita. In ogni partita ci sono momenti che richiedono un impegno maggiore, una concentrazione maggiore. Il passaggio dal veloce indoor all’aperto non è stato semplice, ma grazie ai miglioramenti che ho fatto al servizio ed in risposta i risultati stanno arrivando con costanza anche sul cemento, anche se la superficie su cui sono nato, il mio pane quotidiano, è sempre stato la terra rossa”.


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/

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