Cirstea: “Quando ho firmato un contratto mi dissero che è meglio essere una top20 carina che una n.1 brutta”

Sorana Cirstea ha raccontato un episodio che l’ha vista protagonista anni fa e che contribuirà ad alimentare un dibattito da sempre “caldo” nel mondo dello sport, quello dell’importanza dell’aspetto fisico, soprattutto nelle discipline femminili. Come riporta la versione britannica di Eurosport, la tennista rumena, attualmente n.38 del ranking mondiale, è stata protagonista del podcast La Fileu, affermando che nella sua carriera è stata data maggiore considerazione al suo aspetto rispetto a quello che è riuscita a realizzare in campo.

Ricordo quando ho firmato un contratto con una nota casa di abbigliamento sportivo. Per tutto il tempo, visto che mi consideravano un’atleta dal bell’aspetto fisico, mi dicevano: ‘Meglio essere belli ed essere tra i primi 20 che essere brutti ed essere la n.1’. Quando sei tra la prime 20, sei vista ovunque, sei lì 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana, ogni settimana, ogni torneo. È allora che ti rendi conto che hanno le loro quote e che tutto riguarda il marketing. Ad esempio, le stelle più pagate sono americane, cinesi o giapponesi. In Giappone la giocatrice più pagata è Naomi Osaka, negli ultimi anni è stata l’atleta più pagata in tutti gli sport. È possibile perché viene dal quel paese. È il mercato! La Gran Bretagna vende molto, anche la Spagna. L’Europa dell’est invece non vende! Molto dipende da te e dalla tua personalità, da come ispiri le persone e da come ti presenti, questo conta molto”.

La 32enne Cirstea ha raggiunto come best ranking la posizione numero 21 nell’agosto 2013. La sua migliore prestazione in un Grande Slam è stata l’approdo nei quarti di finale a Roland Garros nel lontano 2009, mentre l’anno scorso ha vinto l’Istanbul Open, il secondo titolo in singolare della sua carriera dopo quello vinto nel 2008 a Tashkent.


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