Borges vince a Barletta. Si tratta del primo titolo nel circuito challenger

Torna a parlare straniero il challenger di Barletta. È il portoghese Nuno Borges il vincitore della 22esima edizione del torneo internazionale, andato in scena durante l’intera settimana sui campi in terra rossa del circolo Simmen. Per il 25enne, “Davis Man” del Portogallo, si tratta della prima vittoria nel circuito challenger Atp, giunta a coronamento di un torneo ben giocato e senza sbavature. In finale, questa mattina Borges ha superato in due set, la rivelazione dell’Open della Disfida, il bosniaco Miljan Zekic, arrivato all’ultimo atto della competizione dopo essere passato anche dalle qualificazioni.

LA FINALE – Borges, testa di serie numero 2 del torneo, approccia ottimamente al match e si porta sul 4-1 per poi chiudere a proprio favore per 6-3. Più combattuto il secondo parziale, con Borges che allunga su 4-2 prima di subire la rimonta di Zekic sul 5-4. Nel momento cruciale della sfida, il portoghese ritrova concentrazione e determinazione per chiudere la contesa sul 7-5

GLI ITALIANI – Questa volta non è andata bene agli italiani, ma Barletta continua ad essere il trampolino di lancio dei talenti azzurri. Da qui, negli ultimi tre anni sono passati Sinner, Sonego, Musetti e Cecchinato. Quest’anno le attenzioni erano puntate su Luca Nardi, al quale la Federazione aveva assegnato una wild card. Il 18enne di Pesaro ha ripagato la fiducia, arrivando fino alle semifinali, dove è stato sconfitto da Zekic con tanti rimpianti. Nardi, infatti, ha dominato il match contro il serbo, ma non ha avuto la capacità di chiuderlo nei momenti salienti.

I COMMENTI – “Sapevo che Barletta fosse un bel torneo, adesso lo è ancor di più per me – ha detto Nuno Borges dopo il successo nella finale -. E’ stato un torneo di buon livello, dove non è stato semplice avere una certa regolarità, perché di fronte c’erano sempre tennisti forti. Sono contento per il risultato ottenuto, e adesso punto ad entrare nella top 100, disputando quante più partite possibili in stagione”.

“Oggi abbiamo scoperto Borges e sono sicuro che ne sentiremo parlare – commenta il vice presidente della Fit, Isidoro Alvisi -. Barletta si conferma la vetrina che lancia talenti. Quest’anno non ci sono stati italiani in finale, ma si è fatto apprezzare Luca Nardi che è destinato a fare sempre meglio”.

“L’Open della Disfida ha ritrovato se stesso – dice il direttore tecnico, Enzo Ormas -. Niente più limitazioni per il covid e un buon livello tecnico, grazie alla qualità, all’esperienza e alla classifica dei tennisti che ci hanno partecipato. Un plauso va a chi ha lavorato dietro le quinte e agli sponsor che continuano ad aver fiducia nell’evento e nello sport”.

“Bilancio assolutamente positivo – dice il presidente del circolo tennis Simmen, Luciano Binetti -. Lo dimostra il numeroso pubblico che ha seguito le partite, dal primo all’ultimo giorno. Questo ci regala entusiasmo e tante energie per la prossima edizione”.


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