Dopo il forfait all’ATP 500 di Vienna, Matteo Berrettini punta al Masters 1000 di Parigi Bercy. Il tennista romano, costretto a fermarsi a causa di un infortunio al piede sinistro, ha parlato del suo momento in un’intervista al Corriere dello Sport. “Fondamentalmente quello che facciamo noi tennisti è portare mente e corpo al limite, fin da bambino mi sono fatto male spasso perché spingevo sempre al 110%”. E ancora: “Si sa che lo sport a questi livelli non è il massimo per il corpo umano. In più viaggiamo tanto e spesso in condizioni diverse. Insomma, infortunarsi è fisiologico. Ma è difficile andare a trovare qualcosa che non c’è: non voglio fissarmi su certi aspetti”.
Berrettini sa che l’approdo alle Atp Finals di Torino è ormai un obiettivo sfumato, anche se l’aritmetica lo tiene ancora in corsa, ma non si attacca alla sfortuna: “Attaccarsi solo a quella può valere una, due volte”. Poi sulle sue condizioni precisa: “Il piede è ancora un po’ dolorante, ma stringo i denti e sto facendo di tutto per essere in campo a Parigi-Bercy la prossima settimana. Alla fine mancano solo quel torneo e la Davis. Fortunatamente non è un infortunio serio. Era importante scongiurare qualsiasi tipo di lesione, ma c’è del liquido nel piede che deve andar via e sto facendo terapie in tal senso. Poi, con il mio team, cercherò di capire da cosa è causato. Bisogna avere pazienza”.
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