TORINO – Il circuito del Paul Ricard, iconico e storico (e tuttavia una po’ dimenticato negli ultimi decenni), è tornato prepotentemente sulle scene. Ma aggiunge il proprio nome alla lista ormai lunga di piste che vedono ombre allungarsi sul proprio futuro: «Non siamo ancora morti» dicono gli organizzatori del GP di Francia. Ma le difficoltà ci sono. Come ci sono per Spa o, su un orizzonte più lontano, per Zandvoort. E’ normale che sia così: nuove location premono, la Formula 1 guarda molto agli Stati Uniti, che si sono rivelati terreno più fertile di quanto non si pensasse.
NON SOLO SOLDI – Max Verstappen, che ama Spa e non vuole perdere Zandvoort, spezza una lancia in favore delle piste cosiddette storiche. «Non penso che si debba correre solo sulle nuove piste cittadine – dice – anche perché le auto non sono progettate per correre su quel tipo di pista». Ovvero, espresso in altri termini: si tratta di piste non abbastanza “difficili” o tecniche o divertenti, non solo per noi piloti e forse nemmeno per i tifosi. «È necessario continuare a correre sulle piste storiche. C’è bisogno di guadagnare, questo lo capisco. Ma deve esserci un limite anche a questo». Gli si può dare torto?
Il numero 2 al mondo debutta al Masters 1000 di Shanghai al secondo turno contro il tedesco Altmaier. Il match,…
Profilo basso. È così che si presenta la Ferrari a Singapore. La tappa nella città-stato rappresenta un crocevia importante per…
Arrivato a Modena alla fine della scorsa settimana e ospite questa mattina in Piazza Grande presso Custode che gestirà l’accoglienza…
Inizia il secondo turno al Masters 1000 di Shanghai, in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. In attesa di vedere…
Altro risultato in equilibrio per la formazione di Bicego contro Volley Sassuolo. Ultimo appuntamento prima dell’inizio della stagione al PalaBigi…
Perugia, 02 ottobre 2025 Allenamenti a pieno ritmo sotto le volte dell’impianto di Perugia dove i Block Devils, anche oggi,…