Il cambiamento climatico sta causando numerosi danni a livello ambientale. La mancanza di precipitazioni è uno di quelli. Si sa, senza pioggia l’agricoltura non va avanti e senza di essa le coltivazioni muoiono e tutto il sistema rischia di andare a rotoli. L’acqua potabile è un elemento essenziale per vivere tranquillamente e se c’è una crisi legata ad essa si interviene subito per correre ai ripari. Nella speranza che il problema possa essere risolto. In Italia, dal 2021 al 2022, si è registrato un -80% nella sezione pioggia e -60% in quella neve, destando non poche preoccupazioni. Proprio a causa di siccità e penuria di acqua dolce disponibile che sono stati messi dei divieti, fra questi quello di lavare auto, moto e mezzi privati in alcuni comuni. Le regioni che hanno sofferto di più questa mancanza di piogge sono Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Il Po è in secca, indice che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Proprio in questi comuni del nord Italia il divieto del lavaggio di auto e moto (privatamente, quindi escluso l’autolavaggio) si spera essere un mezzo efficiente per tentare di arginare il problema.
Sebbene la Regione Lombardia non si sia ancora mossa riguardo il razionamento dell’acqua, alcuni comuni si sono dati da fare immediatamente, per non rischiare di agire troppo tardi. Le ordinanze che vigono in queste amministrazioni sono quelle di non far uso di acqua né per lavare le auto né per irrigare i giardini. A Trade è in vigore questo divieto e il sindaco ha disposto una multa da 25 a 500 euro se non si rispetta la misura che sarà in vigore fino al 31 agosto 2022, dalle 6 a mezzanotte. Anche il Piemonte sta attuando misure uguali. Sono infatti già 250 comuni che hanno firmato ordinanze simile che vietano l’utilizzo di acqua potabile se non è strettamente necessario. In Emilia-Romagna, invece, è entrata in vigore un’altra normativa, valida fino al 30 settembre 2022: questa prevede il divieto di lavaggio auto dalle 8 alle 21 di sera. In Veneto la situazione è molto critica, prova i fiumi in secca. A Vicenza, fino al 31 di agosto, una normativa vieta l’uso di acqua potabile per lavare auto a casa o nei luoghi privati, oltre a non poter riempire piscine (sempre private). Anche qui c’è una sanzione che va da 25 a 500 euro. Anche da altre parti d’Italia sono stati presi provvedimenti simili. Si possono menzionare: Anguillara Sabazia, Bracciano e Trevignano Romano, tre comuni del lago di Bracciano. E anche Pistoia ed Empoli in Toscana, come Spoleto in Umbria.
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