TORINO – Non di sola Formula 1 vive l’appassionato di motori e il tifoso della Ferrari. Di Formula 1 principalmente, certo, anche a dispetto del fuso orario che impone levatacce per seguire il GP di Suzuka (ma sono ore di sonno cui si può rinunciare volentieri, visto l’ottimo stato di forma mostrato dalla Rossa a Singapore). Si vive anche di progetti futuri, specie se hanno l’aura di un fascino inimitabile. È il caso della 24 Ore di Le Mans, che grazie alla nuova categoria della Hypercar si prepara a ospitare sfide di grandissi nomi. Tra cui, appunto, quello della Ferrari.
IL FUTURO – Il conto alla rovescia per la nuova era endurance del Cavallino sta per terminare e l’appuntamento con la storia, rappresentato dalla prima apparizione pubblica della LMH, è fissato per il primo pomeriggio di domenica 30 ottobre, quando il prototipo imboccherà la pit-lane di Imola e, idealmente, accompagnerà tutti i presenti in un viaggio nel futuro. I giorni della Finali Farri saranno impreziositi dal debutto senza veli dell’auto che nella stagione 2023 sarà iscritto al Wec (il Mondiale endurance, appunto), certificando così il ritorno della Rossa a mezzo secolo di distanza dall’ultima apparizione, quando sulla griglia delle gare endurance più famose, inclusa la 24 Ore di Le Mans, Ferrari fu impegnata con la 312 PB. In attesa di fine mese, occhi puntati sul GP del Giappone. Per adesso, le emozioni sono targate Formula 1.
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