Prima la pandemia, poi la guerra in Russia, anche per il settore automobilistico questi anni appena passati sono stati davvero pesanti. Per questo dai vertici di Nissan è arrivata la dura decisione di vendere il sito produttivo e di ricerca e sviluppo a San Pietroburgo, nonché le attività Vendite e Marketing a Mosca, i quali andranno sotto l’entità statale NAMI, l’istituto di ricerca e sviluppo dell’automobile, che le strutture ex Nissan continueranno a operare per futuri progetti.
La decisione arriva a seguito di un contraccolpo quantificato in 100 miliardi di yen, oltre 707 milioni di euro. Ai dipendenti finora Nissan sarà garantita una tutela del lavoro per i prossimi 12 mesi.
Nissan X-Trail: il nuovo SUV giapponese “diversamente ibrido”
Si tratta di una cessione completa delle attività sulla quale resta una clausola di riacquisto, un’opzione che il marchio nipponico potrà esercitare entro 6 anni per rientrare in possesso delle strutture.
La finalizzazione della vendita è attesa nelle prossime settimane, un provvedimento approvato martedì dal Comitato esecutivo Nissan riunito a Yokohama.
Rom-E, la Capitale diventa green l’1 e 2 ottobre
Pole, record giro veloce e vittoria nella Sprint. Marc Marquez favoritissimo anche per la vittoria della gara. Bagnaia parte quarto,…
Nuovo innesto in cabina di regia per Sonepar Padova in vista della stagione 2025_26: Vuk Todorovic è il nuovo palleggiatore…
Giornata di tiebreak sabato in VNL. Ben quattro sfide su sei si sono decise al quinto set, come Turchia-Polonia, il…
𝗦𝗶 𝘀𝗲𝗽𝗮𝗿𝗮𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗱𝗲 𝘁𝗿𝗮 𝗹𝗮 𝗥𝗶𝗻𝗮𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗩𝗼𝗹𝗹𝗲𝘆 𝗟𝗮𝗴𝗼𝗻𝗲𝗴𝗿𝗼 𝗲 𝗟𝗲𝗼𝗻𝗮𝗿𝗱𝗼 𝗙𝗼𝗰𝗼𝘀𝗶 Arrivato la scorsa estate con grande entusiasmo, “Fox”…
Danilina e Krunic sono la sorpresa del doppio femminile. La kazaka, n. 18 del ranking di specialità, e la serba,…
ROMA - Ad Aragon un solo padrone fin qui: Marc Marquez. In gara parte dalla pole (centrata ieri con record…