ROMA – Domenica 6 novembre, la MotoGP saluterà ufficialmente la Suzuki durante il Gran Premio di Valencia. La casa giapponese, che vanta un lungo trascorso all’interno del Motomondiale, lascerà il campionato più importante sulle due ruote come annunciato nella prima parte di questa stagione. L’esordio assoluto di Suzuki in questa competizione risale al 1960 in classe 125, ma il primo titolo è arrivato nel 1962 in classe 50 grazie a Ernst Degner. Le moto nipponiche si sono ripetute nelle due stagioni successive con Hugh Anderson, che nel 1963 e nel 1965 si è imposto anche in 125.
Restando nelle categorie minori, da segnalare anche i tre titoli in classe 50 di Hans-Georg Anscheidt e quello di Dieter Braun. Tanti, però, anche i trionfi nella classe 500, la futura MotoGP, tra cui due titoli “italiani” firmati da Marco Lucchinelli (1981) e Franco Uncini (1982), che hanno fatto seguito al doppio sigillo di Barry Sheene tra 1976 e 1977. Successivamente, sono arrivate le vittorie di Kevin Schwantz (1993) e Kenny Roberts Jr (1999). In MotoGP l’unico titolo è firmato Joan Mir, che nel 2020 vinse al secondo anno in classe regina, mentre l’ultima vittoria è quella di Alex Rins di poche settimane fa in Australia.
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