ROMA – Resta l’amaro in bocca ad Aleix Espargaro dopo il guaio al Gran Premio di Catalogna. Il pilota di Aprilia, convinto che la gara fosse già finita mentre mancava ancora un giro alla bandiera a scacchi, ha perso una preziosa seconda piazza nella gara di casa, chiudendo quinto al traguardo. Uno svarione successo sempre a Barcellona nel 2009 anche a Julián Simón, ex pilota del Motomondiale e ora preparatore di Fabio Quartararo, che ad “AS” ha detto: “Vorrei abbracciarlo, perché deve essere molto arrabbiato. Aveva conquistato il secondo posto e sta dimostrando di essere un grande pilota che sta portando l’Aprilia al vertice“.
L’ex classe 125, 250 e Moto2 racconta la sua esperienza, molto simile a quella di Espargaro: “Io ero così concentrato che quando ho tagliato il traguardo mi sono accorto che non c’era la bandiera a scacchi. Credo che a lui sia successa la stessa cosa. La concentrazione è talmente estrema che non vedi più la bandiera a scacchi“. Alla fine, il titolo per Simón in 125 è comunque arrivato, ma Espargaro è in MotoGp: “I nove punti persi potrebbero costargli caso. La notte dopo la gara deve essere stata complicata. Possiamo sbagliare tutti, siamo umani e lui deve essere forte“, ha provato a consolarlo Simón.
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