ROMA – “Vorrei una moto più difficile da guidare, senza tutti questi dispositivi, così i piloti potrebbero fare la differenza. Dal ventesimo al primo pilota possono tutti conquistare una vittoria, se ci fosse qualcosa che rendesse il tutto più difficile sarei felice”. Luca Marini ha le idee chiare: le tante innovazioni introdotte in MotoGP stanno rendendo sempre più importante il veicolo rispetto al pilota, le cui capacità sono oscurate dalla tecnologia delle moto. Una piega evidenziata anche da altri piloti nelle scorse settimane, e accolta non così bene dal marchigiano, fratello di Valentino Rossi.
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Marini, dodicesimo nell’ultima stagione, ha poi parlato ai microfoni di “Speedweek” di alcune novità in particolare, come l’abbassatore della forcella anteriore, denominato Ride Height Device: “Non sono propriamente a favore di questi dispositivi, ma i team e Dorna hanno deciso di adottarli, quindi va bene così”.
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