ROMA – Tra i migliori piloti di MotoGp di questo 21° secolo spicca sicuramente Jorge Lorenzo. Lo spagnolo, che si è ritirato dall’agonismo nel 2019, ha infatti conquistato ben tre titoli nella classe regina ed ha costantemente lottato per le posizioni di vertice. Lorenzo ha inoltre dato vita a belle rivalità, come ad esempio quella con Valentino Rossi, nonostante tra i due non scorra buon sangue. Ai microfoni di Dazn Spagna ha quindi fatto un bilancio della sua carriera, ammettendo in particolare un suo limite che non gli ha permesso di esprimere tutto il suo potenziale.
La confessione di Jorge
“Andavo a letto davvero tardi. Probabilmente con un paio d’ore di sonno in più avrei ottenuto più energia in gara e di conseguenza risultati migliori. Era il mio punto debole. Mi distraevo facilmente e andavo a dormire troppo tardi – ha svelato Lorenzo, che poi ha aggiunto – Ero un perfezionista e ciò mi si è rivoltato contro perché quando si perde la felicità, di conseguenza si perde il rendimento. Nel 2019 ho sofferto molto dato che le cose non andavano come volevo. Sono entrato in una sorta di depressione. Qualche anno prima mi era successa una cosa simile e, per farvi fronte, partivo per un viaggio qualche giorno prima così da visitare le città ed arrivare al circuito più motivato“.
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