ROMA – Tre titoli in MotoGp e tante stagioni a lottare per le posizioni di vertice hanno reso Jorge Lorenzo uno dei migliori piloti degli ultimi anni nella classe regina. Lo spagnolo, che si è ritirato dall’agonismo nel 2019 lasciando un vuoto fra gli appassionati, ai microfoni di Dazn Espana ha fatto un bilancio della sua carriera, ammettendo in particolare un limite che non gli ha permesso di esprimere tutto il suo potenziale. “Andavo a letto davvero tardi. Era il mio punto debole”. Così Lorenzo, che poi ha raccontato le difficoltà incontrate nell’arco della sua carriera.
Le parole di Lorenzo
“Probabilmente con un paio d’ore di sonno in più avrei ottenuto più energia in gara e di conseguenza risultati migliori. Mi distraevo facilmente e andavo a dormire troppo tardi” ha ammesso Lorenzo. Un altro difetto del campione spagnolo era la ricerca della perfezione: “Ero un perfezionista e questo mi si è rivoltato contro perché quando si perde la felicità, di conseguenza si perde il rendimento. Nel 2019 ho sofferto molto dato che le cose non andavano come volevo. Sono entrato in una sorta di depressione. Qualche anno prima mi era successa una cosa simile e, per farvi fronte, partivo per un viaggio qualche giorno prima così da visitare le città ed arrivare al circuito più motivato“. Queste dunque le parole di Jorge, che all’età di 34 anni ha iniziato una nuova avventura e si occuperà del commento tecnico per alcuni Gp su Dazn Espana.
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