ROMA – La MotoGp presenta in calendario il Gran Premio di Thailandia, una delle tappe più recenti del Motomondiale. Finora, infatti, sono solo due le edizioni disputate che hanno visto un solo mattatore: Marc Marquez su Honda. Il “Cabroncito” ha saputo imporsi in Thailandia nel 2018 e nel 2019, quando per lui è arrivato proprio su questa pista l’ottavo mondiale, l’ultimo finora per il pilota spagnolo. In entrambi i casi, Marquez ha infilato i suoi avversari (nel 2018 Andrea Dovizioso e nel 2019 Fabio Quartararo) all’ultimo giro, confezionando due entusiasmanti trionfi su questa pista lunga 4,6 chilometri e formata da 12 curve (5 a sinistra, 7 a destra).
Quest’anno lo scenario che Marc Marquez ha di fronte è molto diverso. Innanzitutto, lo spagnolo deve ancora recuperare appieno dall’infortunio al braccio destro. E poi la Honda non è la stessa moto con cui ha spadroneggiato nelle precedenti stagioni. Anche lo stesso Marquez lo ha confermato: in Thailandia non vuole creare aspettative. Si apre dunque la caccia al prossimo vincitore del Gran Premio di Thailandia. E, se si pensa che nessuno dei primi quattro della classe – Fabio Quartararo, Francesco Bagnaia, Aleix Espargaro ed Enea Bastianini – è salito sul podio a Motegi, allora c’è da aspettarsi una domenica da seguire con molta attenzione.
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