Maserati GranTurismo, sportività moderna e fascino del passato

Un grande ritorno, nell’era moderna, senza tuttavia abbandonare il legame con il proprio passato. Un passato con cui però Maserati GranTurismo non ha vite o bullone in comune. E sebbene le differenze a livello dimensionale non siano così marcate, il pianale da cui prende forma è inedito e, al momento, esclusivo di questa vettura. Questo perché dopotutto si tratta di un’automobile centrale nell’universo del Tridente. Senza voler fare paragoni tecnici, perché non è ancora il momento opportuno, la Granturismo rappresenta in qualche modo quello che incarna la 911 per Porsche.

Certo la storia della coupé modenese è differente, anche solo per il fatto che questa sia la denominazione più recente. Ma tutto si rifà alla Maserati A6 1500 presentata al Salone di Ginevra del 1947, il cui titolo completo annoverava pure le parole Gran Turismo. Oggi le cose sono cambiate, ma rispetto al capitolo precedente lo stile sembra essersi evoluto invece che diversificato.

Dentro è simile alla Grecale

La nuova Granturismo si spende come vettura adatta a quattro persone. Sebbene al momento non sia possibile mostrarvi gli interni, che verrano svelati nei prossimi mesi, possiamo dirvi che l’affermazione di cui sopra è valida solo entro certi limiti di statura e corporatura. Certamente la linea bombata del lunotto contribuisce ad alimentare lo spazio di bordo. Quanto al design, vi possiamo giusto raccontare che le similitudini con quello del Suv Grecale sono all’ordine del giorno. Dategli un’occhiata e avrete un’idea tangibile di come sarà l’abitacolo di Maserati Granturismo. C’è un display centrale da 12.3” e un secondo display, sempre touch, da 8.8” a cui sono demandati i comandi dei sistemi di servizio (climatizzatore, luci,…). Mentre il quadro strumenti digitale è da 12,2”. Immancabile il Maserati Digital Clock, divenuto il nuovo must della casa modenese, modificabile nella grafica e nelle funzioni. Tutto l’apparato multimediale è presieduto dal sistema MIA, il Maserati Intelligent Assistant, che è stato ottimizzato per GranTurismo.

Motore endotermico presente

Maserati Granturismo rimane fedele al suo status e alla sua denominazione, quindi si conferma (anche) a trazione termica. Come noto sotto il cofano non presenzia alcun motore V8, ma il più raffinato e soprattutto più recente tre litri biturbo V6 noto anche come Nettuno. Il motore, simbolo della supersportiva MC20, ha subito una serie di modifiche per assecondare le esigenze di un’auto come Granturismo. Che per quanto sportiva, non è ovviamente altrettanto estrema. Di fatto ripresenta alcune soluzioni già in uso su Grecale e, quindi, ha ad esempio abbandonato il sistema di lubrificazione a carter secco in favore di quello umido. Senza poi contare che eroga qualche cavallo di meno. Anzi, molti meno. Ma abbastanza per soddisfare le bocche più esigenti. Infatti sulla versione di Granturismo denominata Modena sviluppa 490 cavalli e sulla più sportiva Trofeo arriva a quota 550.

Entrambe le versioni sono provviste di trazione integrale e di cambio automatico a 8 rapporti. Lo schema, sebbene abbia tarature e specifiche differenti è equiparabile a quello di Grecale. La Modena è provvista al posteriore di un differenziale autobloccante meccanico a slittamento limitato, mentre lo stesso elemento sulla Trofeo diventa a controllo elettronico. Molle pneumatiche di serie su tutte e due le versioni, così come è identico lo schema sospensivo (valido pure per l’elettrica Folgore): quadrilatero alto all’avantreno con asse di sterzo “semi virtuale” e multilink al retrotreno. E sebbene in casa Maserati sia stata prestata grande attenzione ai materiali, come alluminio e acciai altoresistenziali, l’ago della bilancia segna un peso di poco inferiore ai 1.800 kg (1.795). Va anche detto che questa Granturismo, al di là delle linee filanti, è una vettura imponente, essendo lunga quasi 5 metri. Più della stessa Grecale.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori

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