Dietro il colpo, secondo quanto emerso finora, ci sarebbero tre napoletani pregiudicati, già noti alle forze dell’ordine, lo riporta il quotidiano Il Mattino. Trattandosi di un esemplare personalizzato, e quindi estremamente riconoscibile (c’è anche dedica sulla cassa della celebre azienda), i tre ladri avrebbero avuto non poche difficoltà a rivenderlo. Sempre secondo Il Mattino, l’orologio da 2 milioni di euro sarebbe stato alla fine rivenduto a un imprenditore spagnolo, ma a un prezzo nettamente inferiore al valore reale. “Hanno proprio fatto un bel lavoro, organizzati e veloci”, aveva dichiaro Leclerc poco dopo l’accaduto. La stessa velocità, però, non pare sia quella del recupero del Richard Mille.
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