Gp Olanda F1 2022: le pagelle della gara di Zandvoort

Una gara forse più movimentata del solito è andata in scena oggi nel quartier generale di Max Verstappen, che al traguardo si è trovato in un bagno di folla arancione. Va a lui anche il gp di Zandvoort, che ha vinto conquistando la prima posizione ai danni di Lewis Hamilton dopo il rientro della safety car. Per l’inglese è costata cara la strategia, e il 7 volte campione del mondo ha dovuto lasciare il podio al compagno George Russell, che ha concluso davanti a Leclerc. Hamilton e Perez subito dopo i primi tre, solo ottavo Sainz.

Max Verstappen, voto 9: Pur spaventato dalla strapotenza della gomma dura, asso della manica di Mercedes, il pilota di casa ha saputo rispondere sfruttando le tempistiche fortuitamente favorevoli ed ha divorato Hamilton dopo l’abbandono della pista da parte della safety car, anche in virtù delle gomme soft appena montate.

George Russell, voto 8,5: Nel posto giusto al momento giusto, il cavallo di casa Mercedes torna sul podio guidando in maniera veloce e affidabile, sostenendo il team nelle scelte e tenendo un equilibrio di corsa molto promettente.

Lewis Hamilton, voto 8: Un vero peccato, dalla potenziale vittoria al tornare nel paddock senza neanche la coppa dei primi tre. Con le bianche un fulmine, poi la malasorte e la discutibile gestione del team ha scippato al campionissimo un boccone molto goloso.

Charles Leclerc, voto 8: Minaccioso in partenza e sempre veloce, è rimasto fuori dai radar per larghi tratti della corsa in virtù di una guida serena e pulita. Anche lui è vittima del malaugurio e dell’inspiegabile querelle Alpha Tauri.

Sergio Perez, voto 6: Partecipe della bagarre dei numeri 2 con Sainz e poco altro, prova a difendere finché può ma spesso non supera i limiti.

Carlos Sainz, voto 5: Ne sono successe oggettivamente di ogni: prima il pit stop difettoso, poi il sorpasso con bandiera gialla e infine l’unsafe release. Domenica sfortunata, ma quel sorpasso su Ocon rimane un gesto incauto. Si può discutere sulla lotta con Perez, che sicuramente rientra meglio nelle logiche del gioco nonostante una grande aggressività. Forse troppo agonismo…

FIA, voto 3: Tempi lentissimi per esposizioni di safety car e virtual, le condizioni di sosta di Tsunoda e Bottas richiedevano tutt’altra prontezza. Le bandiere gialle, vedi Sainz, non sono una garanzia per nessun motivo al mondo.

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