Entrare nel portale che conduce al futuro dell’automotive, che ha i suoi cardini nell’elettrificazione ma anche nelle auto sempre più connesse, sebbene siano supercar: è l’obiettivo, il senso di fondo, della partnership tecnica di Ferrari e Qualcomm, pensata per più anni, e che porterà anche il logo Snapdragon, tra i prodotti dell’azienda californiana, sulla monoposto F1-75. Ovviamente c’è molto altro, c’è contenuto che andrà a riflettersi sulla produzione Ferrari stradale, sulla digitalizzazione dell’azienda e lo sviluppo dell’attività della squadra corse.
Come? Uno dei primi progetti che vedranno la luce sarà l’implementazione del Digital Cockpit Snapdragon sulle Ferrari stradali. Alla base della strumentazione digitale c’è ben più di uno schermo con molteplici informazioni, che sia della strumentazione o dell’infotainment.
Il “motore” è il Digital Chassis Snapdragon. La visione è quella di sviluppare sempre più il potenziale di automobili che siano basate su architetture “software defined”. Contrapposte allo schema “hardware defined” – dove i vincoli su ciò che puoi proporre come contenuti connessi e funzioni di telematica ed elettronica avanzata è dettato dalla base fisica, dai componenti – le architetture software defined hanno un potenziale enorme.
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Le applicazioni, i servizi connessi, fino anche le funzioni di assistenza alla guida possono essere integrate sul veicolo con aggiornamenti over-the-air, sfruttando le potenzialità di un sistema che opera sul cloud, slegando l’architettura elettronica dalla piattaforma fisica.
Insieme alle funzioni di scambio dati tra veicolo e infrastruttura, alla connettività 5G, lo sviluppo di architetture software defined è centrale nell’ecosistema Snapdragon Digital Chassis.
“Noi crediamo che l’innovazione richieda che i leader di mercato lavorino insieme. Grazie a questo accordo con Qualcomm Technologies, estendiamo le nostre conoscenze nelle tecnologie digitali e nel web 3.0, aree con un grande potenziale per l’automotive e il motorsport. Riteniamo che partnership di valore e un’interpretazione distintiva da parte di Ferrari migliorino ulteriormente l’eccellenza del prodotto”, ha commentato l’a.d. Benedetto Vigna.
La collaborazione tecnica potrà esplorare anche gli aspetti legati agli Adas avanzati, alla personalizzazione dei contenuti all’interno dell’abitacolo. In chiave strettamente prestazionale, avranno una nuova centralità lo scambio dati continuo tra veicolo e cloud. Non solo dati rilevati dall’auto ma anche di scenario, raccolti mediante sensori di analisi dell’ambiente intorno al veicolo. Evidentemente un potenziale da poter sfruttare anche in chiave dinamica.
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“Siamo entusiasti che la nostra leadership tecnologica nell’automotive svolga un ruolo fondamentale in questa nuova relazione strategica con la Ferrari”, a aggiunto Cristiano Amon, presidente e a.d. di Qualcomm Incorporated: “Non vediamo l’ora di contribuire a plasmare il futuro, lavorando insieme per offrire ai loro clienti esperienze di guida di livello mondiale attraverso il nostro Snapdragon Digital Chassis”.
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