TORINO – Il primo passo per rilanciare la Ferrari, ovvero ritrovare la prestazione, è stato compiuto sabato a Zandvoort, GP d’Olanda, dove a Charles Leclerc è sfuggita la pole per pochi millesimi. In gara, però, il secondo passo non c’è stato. Certo, ci sono stati episodi sfortunati (più nella gara di Carlos Sainz che in quella di Charles Leclerc), ma l’esito finale difficilmente sarebbe cambiato. Ci si chiede perché.
PARALLELO – Se lo chiedono anche a Maranello. Tanto che Mattia Binotto traccia un parallelo tra quanto accaduto a Budapest (ultima gara prima della pausa estiva) e quello che è accaduto in Olanda. Bene in qualifica, insufficiente in gara. Dunque esiste una sorta di male oscuro, dai sintomi più acuti quando si montano le gomme bianche, di cui bisognerà venire a capo. E con il GP d’Italia ormai vicinissimo non è detto che ci sia il tempo per riuscirci. Tanto più che il budget, limitato, non permette più grandi sviluppi per la monoposto di quest’anno. Il barometro volge al basso.
Flavio Cobolli eliminato al 2° turno del Masters di Parigi. Il romano, 23 del mondo, è stato battuto da Ben…
"La notte dei campioni". Con un post su Instagram, un noto ristorante italiano a Parigi ha condiviso la foto di…
Sorteggiati i gironi delle Wta Finals, in programma a Riyadh, in Arabia Saudita, dal 1° all'8 novembre. Jasmine Paolini è stata…
Nuovo impegno di campionato per la Savino Del Bene Volley Scandicci, che dopo le convincenti vittorie per 3-0 contro Milano…
Luigi Randazzo: “Siamo felici per la vittoria contro Catania, lavoriamo per migliorare il nostro gioco” Sorrisi in casa Emma Villas…
Il tour de force di inizio campionato mette la Vero Volley Monza di fronte a una vera e propria prova d’esame. Per…