ROMA – Tra le vetture che stanno sfrecciando sul circuito di Barcellona per l’ultimo giorno di test, una in particolare ha attirato l’attenzione. La Haas VF-22 non presenta più, infatti, né la bandiera della Russia, né il suo sponsor principale: Uralkali. Il colosso chimico russo, di proprietà di Dmitry Mazepin – padre del pilota Haas Nikita Mazepin – ha infatti preferito rimuovere il suo logo e lo stendardo russo dalla livrea della Haas dopo i recenti sviluppi in Ucraina. La decisione di presentare in griglia una VF-22 completamente bianca non va però a modificare il programma della Haas in questo utlimo giorno di test a Montmelò.
Ieri mattina, la notizia delle operazioni russe in Ucraina ha già raccolto le prime reazioni nel paddock, con alcuni piloti che hanno sùbito espresso la loro contrarietà al Gran Premio di Russia. A Sochi, infatti, il Circus è atteso per il prossimo 25 settembre, un appuntamento su cui la Formula 1 è chiamata ora a pronunciarsi. Sempre nella giornata di ieri è stata proprio la Haas a ritirare il suo team principal, Günther Steiner, dalla conferenza stampa dell’ora di pranzo. Una decisione che ha suscitato perplessità. Oggi, invece, la Haas si presenta in griglia senza il logo Uralkali e – soprattutto – senza il tricolore russo, ormai alle porte di Kiev.
Continua il sogno della Romeo Sorrento, che conquista la sesta vittoria consecutiva , confermandosi leader del Girone Blu a punteggio…
21:40 Italia-Islanda: 41-42 Arriva il sorpasso degli azzurri, che si portano per la prima volta avanti nel match. L'Islanda però…
Le dichiarazioni del Mister della Domotek Volley Reggio Calabria dopo lo straordinario successo, 3-0, ottenuto contro Sabaudia. Reggio Calabria risponde…
Trasferta polacca per la Igor Volley Novara di Lorenzo Bernardi, che nella mattina di lunedì 25 novembre è partita per…
Introduzione Archiviata ufficialmente la stagione con il trionfo dell'Italia in Coppa Davis, è tempo di bilanci a livello Atp. Sono…
Non stiamo parlano di Senna e Prost, né di Hamilton e Rosberg e nemmeno di Villeneuve e Pironi. Il battibecco…