Fra quelli disputati finora, il weekend andato in scena sul circuito del Santerno è stato il più complesso in termini di interpretazione. Non solo il format della gara sprint, che porta con sé le insidie legate ad una veloce ricerca del setup ottimale, ma anche delle condizioni non facili che hanno ulteriormente nutrito le incognite per le squadre. A centro gruppo è emersa la McLaren, che dopo un inizio stagionale nell’ombra è tornata ad assaporare le bollicine sul podio. Lando Norris ha confermato il suo ottimo feeling con l’appuntamento imolese dopo che, proprio come era accaduto lo scorso anno, in Emilia ha colto il primo podio stagionale.
Sebbene i riscontri finali del fine settimana ricoprano il ruolo di conferma del trend di crescita intrapreso in quel di Melbourne, per il team di Woking non è stata un tra giorni così lineare. I primi chilometri sul bagnato avevano fatto emergere le difficoltà legate al deficit di carico aerodinamico. Inoltre sono comparse anche delle noie tecniche che hanno impedito la disputa dell’unica sessione dedicata alla simulazione del passo gara, quella del sabato mattina. Ciò da ancor più merito agli step in avanti compiuti dalla scuderia inglese in un fine settimana in cui le avversità non sono mancate. I punti di forza hanno però avuto la meglio. L’ottima velocità espressa sul giro secco nella qualifica del venerdì è stata la prima chiave di successo. Alla terza piazza con cui Norris si è presentato alla gara sprint si è poi coadiuvata una costanza di passo mantenuta sia nei 21 giri del sabato, sia in regime di GP. In questo scenario è ancor più intensa l’amarezza di Daniel Ricciardo per la sbavatura in curva 1, che ha tolto un bottino che sarebbe stato ancor più consistente.
Chi spera che il weekend di Imola rappresenti un crocevia per la propria stagione, è l’Aston Martin. Il team inglese si presentava all’appuntamento del Santerno come l’unica squadra a non aver ancora raccolto punti. Nella tre giorni emiliana invece è stato costruito un buon bottino sessione dopo sessione, che ha condotto verso la zona punti per entrambi i piloti. Delle note positive erano già emerse nelle sessioni bagnate del venerdì, per poi confermarsi anche nei momenti in cui era necessario concretizzare. Ciò non cancella le pecche messe in luce dalle prime gare, ma la buona interpretazione di un fine settimana dalle condizioni non così agevoli, può aprire scenari incoraggianti in ottica futura.
Ci si aspettava qualcosa in più da casa AlphaTauri. Sul tracciato che sorge a pochi chilometri dalla sede centrale della scuderia, si è disputato un weekend dalla doppia faccia. A regalare una bella immagine, Yuki Tsunoda, che ha concluso uno dei suoi migliori fine settimana da quando milita nel Circus iridato. La chiave di lettura è da relegare alla costanza intrapresa in regime di gara. Infatti non era stata una qualifica dall’esito incoraggiante, escluso in Q1 assieme al compagno Pierre Gasly. Il giapponese però grazie ad una buona partenza ha recuperato diverse posizioni, così come anche alla domenica, dove il suo piazzamento in zona punti non è mai stato messo in dubbio. Gasly invece ha dovuto fare lo slalom fra le difficoltà, con il danneggiamento della monoposto al via della sprint race, nonché un ulteriore start complicato il giorno dopo. Il francese in regime di GP si è poi trovato bloccato nel sandwich di Albon ed Hamilton. Se da un lato è riuscito a tenere testa al sette volte campione del mondo, dall’altro non è riuscito ad insidiare la posizione della Williams.
Uno degli highlights del gran premio è senz’altro il duello che si è scatenato nelle fasi conclusive fra Valtteri Bottas e George Russell. Un’immagine che, oltre a creare diverse suggestioni legate al cambio di casacca del finlandese, rende l’idea della consistenza mostrata dall’Alfa Romeo numero 77. Bottas si è trovato a suo agio sia in termini di giro secco, nella qualifica dalle condizioni complicate, sia in regime di gara. Proprio quest’ultimo punto da ancor più valore al suo lavoro, visto che non aveva mai simulato il passo gara. Weekend dall’esito complicato invece per Guanyu Zhou, che ha vissuto una gara condizionata dal botto della sprint, che lo ha relegato alle retrovie.
Riscontro finale dalla doppia faccia anche per la Haas. Se Kevin Magnussen ha chiuso una tre giorni in cui ha mostrato muscoli e grinta, non si può dire lo stesso di Mick Schumacher. Infatti il tedesco dopo un inizio di weekend che lo aveva portato a scattare dalla decima casella alla domenica, ha commesso un errore al Tamburello, che lo ha estromesso da ogni possibilità di ottenere i primi punti in F1.
Un errore che ha compromesso anche il weekend di Fernando Alonso, costretto al ritiro dopo pochi chilometri per via del cofano motore danneggiato nel contatto con la Haas di Schumacher. Sfortunato perché stava disputando una tre giorni di tutto rispetto, anche osservando il percorso di Esteban Ocon. Il francese infatti ha faticato non poco nella ricerca del feeling con la monoposto, in un fine settimana dalle condizioni in continua evoluzione.
L’Alpine è così vittima di una frenata anche nel mondiale che esclude Ferrari, Red Bull e Mercedes dall’assegnazione dei punteggi.
Fonte: https://www.circusf1.com/2022/04/f1-una-ritrovata-mclaren-conferma-un-trend-in-crescita.php
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