ROMA – “Quando abbiamo firmato con la Williams nel 2018 era un team che aveva in tre anni aveva conquistato podi, finendo due volte terza e una quinta nel campionato costruttori, poi ha avuto un anno molto negativo nel 2018, dove è arrivata ultima. Ora penso che tre anni a guidare da solo in fondo alla griglia siano stati troppo lunghi“. Inizia così l’intervista di George Russell al podcast ufficiale della Formula 1 “Beyond the Grid“. Il pilota Mercedes di King’s Lynn ha avuto un buon inizio sulla W13, ma ora sembra che Lewis Hamilton stia trovando sempre più la quadra sulla nuova monoposto della casa di Brackley.
Col senno di poi, Russell avrebbe però voluto unirsi alla Mercedes tempo prima: “Abbiamo pensato che la squadra potesse riprendersi da quella situazione, che sarebbe tornata competitiva. Eravamo tutti d’accordo che tre anni sarebbero stati un buon periodo, per lottare per i punti e forse per i podi. Ma, sfortunatamente, Claire (Williams, ex vice team principal, ndr) ha fatto un buon lavoro nelle trattative e non c’è stata via d’uscita“, ha infatti affermato il britannico. Entrare nel box Mercedes nel 2020 avrebbe però significato lottare con Hamilton al massimo della sua competitività: “Sarebbe stato incredibilmente difficile – conclude infatti Russell – perché avrei dovuto affrontare Lewis su una macchina che si è evoluta per adattarsi al suo stile di guida nel corso di tanti anni. Era la sua creatura“.
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