ROMA – L’ambientamento all’interno del paddock non è un elemento banale. Parola di Daniel Ricciardo, pilota della McLaren, che ripercorre quei momenti fatti di tante prime volte all’interno del mondo delle quattro ruote: “È stato difficile venire dall’Australia ed entrare in F1, sono sicuro che ci siano molte parti del mondo piuttosto scollegate dal Circus, e Perth è certamente una di quelle. Poi però, pochi anni dopo, ero lì in griglia con Schumacher e con i ragazzi che ho idolatrato da bambino, ed ero in soggezione. A quel punto,mi sono chiesto cosa ci facessi lì”, dichiara.
Ricciardo con il tempo ha imparato a condividere il paddock con alcune leggende della Formula 1: “Da ragazzo ero ovviamente bravo – prosegue in un’intervista a Gypsy Tales – ma non stavo dominando, e non c’erano segni reali che mi dicessero che ce l’avrei fatta. All’inizio, quindi, ero sicuramente un po’ sopraffatto. È stato un processo di apprendimento per cercare di mettermi a mio agi e credere di più in me stesso. Anche se si trattava di Schumacher, Alonso o Raikkonen, ciascuno di loro ha comunque dovuto attraversare lo stesso percorso, cerchi di rendere più umani tutti quelli che ti circondano per non farli sembrare così alieni”.
Sarà Matteo Pastore, classe 1972, originario di Bari, il nuovo scout man della Joy Volley Gioia del Colle per la stagione sportiva…
Il pallavolista: “Ho visto in questo progetto il percorso perfetto per me a questo punto della mia carriera” Sarà Duccio…
Lo scorso anno aveva dominato la finale contro il francese Halys in meno di un'ora (6-3, 6-1), stavolta invece Matteo…
Secondo gli organizzatori, quella di giovedì è la tappa pianeggiante più impegnativa nella storia recente del Tour, forte di oltre…
Reggio Calabria – Tempo di programmazione, ma anche di riconferme per la Domotek Volley. Tra i pochi reduci della prima…
Luca Guercilena, general manager della Lidl-Trek, uno dei top team mondiali, si racconta a tutto campo: dagli obiettivi al Tour…