ROMA – “La verità è che noi non ne siamo colpiti e senza dubbio ci sono due team che hanno lavorato meglio rispetto ad altri. Ma cambiare le carte in tavola a stagione in corso non sarebbe certo l’ideale“. Sono queste le parole di Lando Norris, pilota della McLaren, raccolte in un’intervista dal “Telegraph“. Si parla di porpoising, questione sempre più scottante in Formula 1, che nel prossimo fine settimana correrà a Silverstone per la decima tappa stagionale. La direttiva della FIA, però, non mette d’accordo team e piloti e si rischiano ulteriori tensioni nel paddock.
I saltellamenti, evidenti sin dal primo giorno di test pre-season, sono diventati un problema non solo di prestazioni. In gioco c’è la salute a lungo termine dei piloti, soggetti a sollecitazioni estreme. “Certamente – afferma Norris – ci sono persone competenti che stanno analizzando la situazione. Quando la direttiva tecnica della FIA entrerà in vigore, inevitabilmente ci saranno scuderie più colpite di altre. Ma se fossi io ad avere un potenziale problema di salute vorrei poter contare sull’appoggio di tutti i miei colleghi. Mi piacerebbe che ci fosse la massima solidarietà“.
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