F1, Miami: dalla rimonta di Ocon, alle occasioni sfumate a centro gruppo

Il GP che si è disputato in quel di Miami ha evidenziato l’esiguo fazzoletto che separa non pochi team di centro gruppo. Già dai primi chilometri del venerdì, soprattutto nella ristretta simulazione del passo gara, era emersa un’uniformità che si è poi tradotta in un continuo cambiamento dei valori in campo, sessione dopo sessione. Un altro denominatore comune del primo dei due appuntamenti a stelle e strisce è stata la quantità di occasioni sfumate per diversi protagonisti del midfield.

Uno degli MVP della gara di Miami è senz’altro Esteban Ocon. Il francese scattava dall’ultima casella in griglia dopo che, per via del botto nelle FP3, non aveva neppure disputato la qualifica. Una straordinaria rimonta mixata con le vicissitudini della gara, che gli hanno permesso di farsi strada, fino a chiudere con sicurezza in zona punti. Una sicurezza mostrata anche nel post gara, nel descrivere il feeling con la sua Alpine. Ha infatti raccontato di come le sue impressioni fossero diverse da quelle riscontrate da Fernando Alonso, che proprio con lui si era lamentato di come il basso grip lo avesse messo in difficoltà. A dare ancor più merito al lavoro compiuto da Ocon, proprio il fatto di aver mancato quasi un’intera giornata in pista. Il compagno di squadra invece si è ulteriormente complicato la vita, in occasione di una valutazione troppo ottimista che lo ha portato a compiere un tentativo di sorpasso azzardato, nei confronti di Pierre Gasly. Una mossa che gli è costata 5 secondi di penalità. Una seconda penalizzazione che gli è stata commisurata nel post gara, lo ha estromesso dalla top 10.

Si prospettava un fine settimana dai riscontri finali incoraggianti per l’AlphaTauri, che lascia gli Stati Uniti a secco, dopo le buone premesse della vigilia. Al sabato Pierre Gasly e Yuki Tsunoda avevano regalato alla scuderia faentina il primato di unica squadra con entrambe le monoposto fra i primi dieci, ad eccezione di Ferrari e Red Bull. Occasione sfumata poi per entrambi i piloti. Se Tsunoda ha sofferto un brutto start in cui ha perso diverse posizioni, relegandosi ad una gara nelle retrovie, storia diversa è stata per Gasly. Nel contatto provocato da Alonso, si è danneggiato il sistema sterzante della sua AT03. Una situazione che ha fatto da concorso di colpa nell’incidente con Lando Norris, avvenuto poche tornate dopo. Nelle parole dei piloti è evidente il disappunto dei due piloti, a valle di un weekend in cui il passo aveva lasciato presagire un risultato decisamente più consistente.

Non sarà certamente il punto ottenuto in extremis da Lance Stroll a risollevare le sorti del fine settimana in casa Aston Martin. L’errore commesso ai box nel pre gara, relativo alla temperatura del carburante, ha gettato al vento quanto di buono era stato ottenuto al sabato. Un Q3 strappato da Stroll, con Sebastian Vettel non lontano, si è tramutato in un doppio via dalla pit lane. Eppure il tedesco era riuscito a rimontare fino ai confini della top ten, se non fosse che un’altra mossa azzardata, stavolta commessa da Mick Schumacher, lo abbia estromesso definitivamente dalla gara. Considerando un epilogo così, ha poca rilevanza il primato di miglior sorpasso della gara, compiuto da un arrembante Vettel in occasione del sorpasso della Williams di Latifi. L’amara certezza risiede nel fatto che è naufragata la possibilità di portare a casa punti importanti, in un momento in cui la squadra naviga in acque tutt’altro che rassicuranti.

Il bagaglio con cui la McLaren lascia Miami non contiene note incoraggianti. Perché se è vero che una vettura del team Woking era riuscita a qualificarsi per l’ultima fase della qualifica, un’ottava casella non può essere l’ambizione di un team che l’anno scorso lottava per il ruolo di terza forza. Quest’idea prende ancor più forza se si considera che alla domenica il passo delle macchine color papaya non è stato all’altezza di tanti altri competitors. L’incomprensione con Gasly, che ha portato Norris all’incidente, negativizza ulteriormente il bilancio del weekend. La sensazione che arriva dal team è che la MCL36 sia una monoposto molto sensibile alla configurazione dei tracciati. Ciò spiega dunque l’alternanza di risultati di cui si è resa protagonista in questo inizio di stagione, una su tutte quella avuta fra Imola e Miami.

Gli occhi sconfortati nel post gara, sono l’immagine più rappresentativa del riscontro finale di Mick Schumacher. Ad incidere, non solo l’aver compromesso la gara dell’amico Sebastian Vettel, ma anche e soprattutto l’aver mancato il primo appuntamento con i punti. Il tedesco aveva disputato un discreto fine settimana, mettendo alle sue spalle il compagno Kevin Magnussen dall’inizio del sabato in poi. Ha mantenuto quindi un buon passo per l’intero GP, salvo poi farsi ingolosire dal guadagno di un’ulteriore posizione. C’è un pizzico di amarezza anche in casa Alfa Romeo, dal lato box di un Valtteri Bottas che sta vivendo un periodo di grande forma. In seguito alla ripartenza dal regime di safety car, ha commesso una sbavatura che lo ha costretto a cedere il passo alle due Mercedes, che stava contrastando a suon di un ritmo incalzato nel pomeriggio di sabato e mai abbandonato.

Non si può infine non menzionare uno straordinario Alexander Albon, che ha fatto di un sol boccone tutte le occasioni che gli si sono presentate. Il Thailandese ancora una volta si è destreggiato nel migliore dei modi giro dopo giro. Premiato così da altri due punti, che si aggiungono a quello ottenuto in Australia e che fanno tanto bene al morale di una claudicante Williams.

Nel mondiale che esclude Ferrari, Red Bull e Mercedes dall’assegnazione dei punteggi, dopo il round di Miami si fanno sentire gli ottimi riscontri ottenuti da Valtteri Bottas ed Esteban Ocon. In entrambe le classifiche si accende così una lotta punto su punto per il vertice.

Classifica piloti

  1. Esteban Ocon Alpine 75
  2. Valtteri Bottas Alfa Romeo 74
  3. Lando Norris McLaren 69
  4. Kevin Magnussen Haas 49
  5. Yuki Tsunoda AlphaTauri 35
  6. Lance Stroll Aston Martin 34
  7. Alexander Albon Williams 31
  8. Pierre Gasly AlphaTauri 29
  9. Guanyu Zhou Alfa Romeo 25
  10. Daniel Ricciardo McLaren 25
  11. Fernando Alonso Alpine 20
  12. Sebastian Vettel Aston Martin 12
  13. Mick Schumacher Haas 11
  14. Nico Hulkenberg Aston Martin 8
  15. Nicholas Latifi Williams 4

Classifica costruttori

  1. Alpine 95
  2. McLaren 94
  3. Alfa Romeo 93
  4. AlphaTauri 64
  5. Haas 60
  6. Aston Martin 54
  7. Williams 35

Classifica giri veloci

  1. Valtteri Bottas Alfa Romeo 1
  2. Lando Norris McLaren 1
  3. Mick Schumacher Haas 1

Fonte: https://www.circusf1.com/2022/05/f1-miami-dalla-rimonta-di-ocon-alle-occasioni-sfumate-a-centro-gruppo.php

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