ROMA – Charles Leclerc non si è mai tirato indietro. Anche quando, nel 2015, un suo caro amico morì in un incidente in Giappone. Si tratta di Jules Bianchi, scomparso esattamente 7 anni fa. Il monegasco doveva ancora approdare in Formula 1: “Non penso al pericolo, è molto difficile constatare che persone che amavi non ci sono più a causa dello sport che adori, ma non posso farne a meno. Sono stato programmato per correre fin da quando ero giovane, non posso fare altro, sono bravo soltanto a guidare”.
“L’unico aspetto di cui mi sono sentito colpevole – prosegue Leclerc in una chiacchierata con il Daily Mail – è aver messo da parte nella mia testa la morte di mio padre e di un mio amico. Ma è stato solo per un paio d’ore. E’ stato facile superare quella fase, mi sono semplicemente chiesto cosa mio padre avrebbe voluto che io facessi. Devo tutto a lui e dunque corro”.
Clamoroso a Shanghai, dove Valentin Vacherot, numero 204 del mondo e partito come alternate delle qualificazioni, vola in finale. E…
Kikokà Europe, il nuovo e ambizioso Consorzio specializzato nella commercializzazione dei kiwi gialli dolci, entra a far parte della grande famiglia…
Si ritira dal ciclismo Elia Viviani. Il "Profeta" lascia dopo aver conquistato, tra i tanti successi, tre medaglie olimpiche (oro…
Paolini-Gauff, la semifinale sabato alle 11 su Sky wta wuhan Due mesi dopo Cincinnati, Jasmine Paolini ritrova Coco Gauff: in…
In questi giorni l’aggiornamento del sito Volley News potrebbe non essere puntuale come da nostre buone abitudini: a causa dei…
Due pareggi e due successi nei quattro test di verifica in vista del campionato, che scatta domenica 19 ottobre La…