ROMA – Dopo esser stato licenziato dalla Haas, Nikita Mazepin non si arrende. BBC News lo ha intervistato e il figlio dell’oligarca Dmitry Mazepin, proprietario dell’Uralkali, ha detto: “Sono contro queste misure. Forse questo non è il momento giusto per sottolineare certe cose ma, se guardiamo la situazione nel complesso, quello che sta accadendo agli atleti russi è una forma di cancel culture contro il mio Paese“, le sue parole. Mazepin ha infatti fondato l’associazione “We Compete As One“, per sostenere gli atleti russi colpiti dai provvedimenti del Comitato Olimpico internazionale.
Parole che fanno rumore quelle del pilota russo, determinato a tornare a correre in futuro. Mazepin, inoltre, ha detto la sua anche sulla guerra in Ucraina sottolineando la volontà di non prendere posizione: “Anche per me è molto doloroso guardare ciò che arriva dal conflitto. Sono un essere umano e voglio vivere in un mondo dove ci sia la pace. Ma voglio essere franco: rischio grosso se parlo a riguardo, dunque ho scelto il silenzio“, ha detto concludendo Mazepin.
Inarrestabile: è questo l’aggettivo che rende l’idea del cammino che sta facendo l’Italia di Julio Velasco alla Volleyball Nations League…
Le azzurre campionesse olimpiche in carica hanno piegato la Serbia per 3 a 0 (set: 25-17; 26-24; 25-20) nella seconda…
Centrale nato a Belvedere Marittimo in Calabria, alto due metri, due promozioni dalla serie A2 alla Superlega (una con la…
È un Tour de force, una corsa senza respiro: dopo la crono e la dispendiosa frazione nella Svizzera Normanna è…
Si è avviata nella sede di Nethesis, azienda partner del club, la stagione 2025/2026 della Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia.…
È Amanda Anisimova la prima finalista del torneo femminile di Wimbledon. La tennista statunitense ha raggiunto la prima finale Slam…