Il mondiale si prepara ad approcciare la terzultima tappa in terra messicana con tanto ancora da dire nell’ottica delle lotte del midfield. Prima di scendere in pista a Città del Messico facciamo però un passo indietro e analizziamo come la tappa di Austin ha contribuito al quadro delle sfide aperte a centro classifica.
Seppur le performance abbiano confermato una superiorità da parte dell’Alpine sulla McLaren, i risultati in pista confermano a loro volta la prontezza del team inglese nel cogliere occasioni importanti ai fini della classifica. Nel caso del round texano l’autore di tutto ciò è stato Lando Norris che ha siglato un fine settimana in cui ha colto il miglior risultato possibile.
D’altro canto invece l’Alpine si è presentata al via del GP con un pilota che al sabato era rimasto escluso già in Q1. Alla partenza dal fondo di Esteban Ocon, si è aggiunta la sfortuna accumulata alla domenica da Fernando Alonso. Prima lo spaventoso volo con conseguente contatto con le barriere, poi la penalità arrivata dopo una rimonta eroica. Aumenta quindi la posta in gioco in vista del round all’Hermanos Rodriguez, visto che ci sono soltanto sei lunghezze fra le due contendenti per una posizione di assoluto rilievo.
Se l’Aston Martin si prepara a compiere il sorpasso in classifica su una piantata Alfa Romeo, deve parecchio a Sebastian Vettel, che ad Austin ha messo in pista tutta l’esperienza del veterano. Non solo velocità e costanza, ma anche una grinta che lo ha motivato a spingere a fondo fino all’ultimo chilometro. Quello che potremmo definire il “fattore Seb”, potrebbe rivelarsi cruciale a fine stagione per la scuderia inglese. Il tedesco potrebbe lasciare il Circus iridato in grande stile, regalando a Mr. Stroll un piazzamento finale che va ben oltre le aspettative prefigurate dopo la prima metà di campionato.
Se di cattiveria agonistica vogliamo parlare non possiamo non menzionare la Haas, che spinta dal fine settimana casalingo, ad Austin non ha lasciato nulla, ma proprio nulla, al caso. La gara di Kevin Magnussen ha confermato nuovamente quanto la consistenza sia un suo punto di forza. In Texas è riuscito ad estrarre il massimo potenziale da una monoposto che spesso riesce a dire ben poco nel confronto con diversi rivali.
Se il team a stelle e strisce si è portato davanti ad una claudicante AlphaTauri di un paio di punti, tanto lo deve anche alla sua gestione sportiva. Un’analisi delle pieghe del regolamento ha permesso alla Haas di protestare contro la decisione di lasciare in pista l’Alpine di Alonso senza uno specchietto. La conseguente penalità è valsa due punti cruciali che si sono aggiunti al risultato di gara. Se questa non è lotta serrata…
La classifica del mondiale che esclude i tre top team non fa altro che confermare la consistenza di Lando Norris che è sempre più leader del gruppo.
Fonte: https://www.circusf1.com/2022/10/f1-la-consistenza-di-lando-norris-preoccupa-alpine.php
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