Per la prima volta con il pubblico dal 2007, il GP dell’Emilia Romagna e del Made in Italy ha regalato spettacolo: un meteo imprevedibile ha reso la gara entusiasmante. Tra contatti ed errori, analizziamo quanto è accaduto e come si è comportata la direzione gara.
Il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna è stato il primo GP italiano post-covid ad aver ospitato il 100% di pubblico. Tutti si aspettavano un dominio della Ferrari, ma a stravincere è stata la Red Bull: prima doppietta dal 2016, con Max Verstappen che al traguardo ha preceduto il compagno di scuderia Sergio Perez.
Al contrario, entrambi i piloti della Ferrari hanno vissuto la peggior domenica di questo inizio di Mondiale 2022, finendo ambedue fuori pista: ritiro per Carlos Sainz dopo i primi metri, solo sesto Charles Leclerc, dopo essere finito in testacoda a causa di un errore alla Variante Alta, mentre era all’inseguimento di Perez per il secondo posto.
Andiamo ad analizzare i momenti salienti della gara.
In tarda mattinata un’acquazzone si è abbattuto sul circuito di Imola. In pochi minuti l’intensità della pioggia è aumentata esponenzialmente. Tutti i tifosi hanno cominciato ad aprire teli impermeabili, ombrelli e k-way; in ogni settore dell’autodromo si è cominciato a temere un epilogo simile a Spa 2021: una ‘gara farsa’ di due giri dietro la Safety Car, solo per assegnare la metà dei punti. Proprio per evitare una situazione del genere, da quest’anno il regolamento è stato modificato e parla chiaro: “Nessun punto sarà assegnato in un Gran Premio a meno che non siano stati completati due giri di gara non in presenza di una safety car o di una safety car virtuale. In caso di una gara che si conclude tra il 50% e il 75% della distanza prevista i punteggi sarebbero stati ridotti. Fortunatamente, un’ora prima della gara la pioggia ha smesso, per cui il Gran Premio si è svolto regolarmente: prima su gomme intermedie, poi su slick.
Entrambe le Red Bull sono state protagoniste di una partenza micidiale: Verstappen e Perez si sono piazzati subito davanti al gruppo a dettare il passo. Disastro Ferrari: Leclerc ha quasi mandato in stallo la sua monoposto e si è fatto superare da Perez e da Lando Norris, ritrovandosi in pochi metri da secondo (la sua posizione in griglia) a quarto; subito dietro Sainz e Daniel Ricciardo sono stati protagonisti di una lotta per il quinto posto. I due hanno percorso il ‘Tamburello’ appaiati, Ricciardo ha perso il controllo della sua McLaren e ha colpito la parte posteriore della Ferrari di Sainz. Il madrileno è finito di conseguenza in testacoda e, complice il bagnato, si è impantanato nella ghiaia non riuscendo più a ripartire. L’australiano, colpevole dell’incidente, è riuscito a concludere la corsa al diciassettesimo posto. La direzione di gara non ha sanzionato Ricciardo, giudicando lo scontro un ‘incidente di gara’. Resta però il fatto che, a causa dell’errore grossolano dell’australiano, la gara di Sainz sia stata rovinata. Nel dopo gara Ricciardo è andato nell’hospitality Ferrari a scusarsi con lo spagnolo: gesto di grande sportività che fa onore all’ex pilota della Renault. Rimane aperto il dibattito circa questi errori e le loro conseguenze: infatti, se è vero da un lato che Ricciardo non ha volutamente cercato il contatto, né ha tentato un sorpasso pericoloso, è pur vero che ha rovinato la gara di un avversario.
UNSAFE RELEASE E WAVING
Quest’anno la direzione gara è molto più fiscale su quelle situazioni borderline come gli unsafe release e i waving. La sanzione comminata ai trasgressori è di solito una penalità di 5 secondi. Per quanto riguarda la prima fattispecie, a Imola ne ha fatto le spese Esteban Ocon. Durante il pit-stop infatti, nell’uscita dalla pit lane, il pilota francese dell’Alpine è stato protagonista di un leggero contatto con Lewis Hamilton, che sopraggiungeva. Dalle immagini si evince chiaramente che i meccanici dell’Alpine rilasciano Ocon proprio mentre sopraggiunge il sette volte campione del mondo.
Altra fattispecie che mostra come i commissari siano molto più severi quest’anno è il waving. Questa situazione si manifesta quando un pilota ‘zigzaga’ sul rettilineo per non dare la possibilità agli avversari che lo seguono di prendere la scia. Lo scorso anno spesso Michael Masi e la direzione gara si limitavano a dare reiterati avvertimenti. Al contrario, i giudici attuali, dopo due o tre avvertimenti al massimo, infliggono al trasgressore 5 secondi di penalità. Man mano che si andrà avanti nel mondiale bisognerà limare i regolamenti tecnici e quelli da applicare in pista per rendere la F1 sempre più spettacolare e comprensibile per i tifosi, limitando le controversie.
Scritto da: Samuele Fortino
Fonte: https://www.circusf1.com/2022/04/f1-gp-emilia-romagna-come-si-e-comportata-la-direzione-gara-a-imola.php
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