La frizzante gara di Spielberg, teatro del Gran Premio d’Austria, undicesimo appuntamento del mondiale di Formula 1, ha regalato numerosi spunti su cui riflettere. Tra gli altri, spicca l’ennesima conferma dell’Alpine su livelli di assoluto rilievo. Infatti, il team francese ha colto un altro bottino di punti interessante, grazie al quinto posto di Esteban Ocon e al decimo dell’eterno Fernando Alonso, protagonista di una gara strepitosa. Un risultato che porta la scuderia di Enstone al quarto posto nel mondiale costruttori (in coabitazione con la McLaren), con possibilità sempre più alte di accaparrarselo entro la fine della stagione.
Tutti, dopo i test invernali, avevano un occhio di riguardo per l’Alpine; costante e veloce, nonostante i problemi d’affidabilità, la vettura del team francese lasciava ben sperare in vista della stagione della rivoluzione. Speranze che, al giro di boa del campionato, sono state ampiamente ripagate. L’A521 ha dimostrato la sua competitività in quasi tutti i circuiti, denotando velocità, bilanciamento e costanza invidiabili. Elementi tutti pienamente confermati anche a Spielberg, dove sin dal venerdì la monoposto si è dimostrata efficace in tutte le condizioni. Restano piuttosto allarmanti, comunque, i problemi tecnici che si ripropongono molto costantemente; per ultimo, quello che ha costretto Fernando Alonso a rinunciare alla Sprint Race e, di conseguenza, a partire dal fondo della griglia in gara. Un intoppo che, però, è stato arginato con una corsa all’attacco.
Al di là della competitività della macchina, la vera fortuna dell’Alpine è rappresentata dai suoi due piloti. Sì, perché Esteban Ocon e Fernando Alonso stanno esprimendo il massimo del loro potenziale, sfruttando tutti i punti forti della vettura. E, chiaramente, questo gli permette di portare a casa prestazioni sempre al top; a partire dal francese, che sta vivendo la miglior stagione della sua carriera. Costante, veloce, lucido e aggressivo al punto giusto: Esteban sembra rinato dal suo ritorno in Formula 1, e si candida al titolo “platonico” di “primo degli altri”. E, probabilmente, parte del merito è anche di quel vecchio leone di Fernando Alonso; probabilmente, senza la spinta dell’asturiano, Esteban non avrebbe tirato fuori gli artigli. A proposito di Nando: la rimonta di Spielberg è da far vedere a tutti i ragazzi che si vogliono avvicinare al mondo delle quattro ruote. E poi, il sorpasso con tanto di rimprovero a Tsunoda: Fernando sa sempre come rendere epico ogni suo gesto. Eterno, epico, semplicemente Alonso.
Fonte: https://www.circusf1.com/2022/07/f1-gp-austria-ocon-e-alonso-trascinano-lalpine-al-quarto-posto-nel-mondiale-costruttori.php
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