JEDDAH – Il Gran Premio dell’Arabia Saudita è a rischio. Un missile ha infatti colpito una struttura della Aramco, compagnia saudita di bandiera per gli idrocarburi che il 20 marzo era stata attaccata ipotizzando addirittura la possibilità di non far correre la F1, ha infatto portato a uno slittamento della seconda sessione di prove libere che potrebbe partire con un ritardo di 15 minuti. La Direzione Gara, infatti, ha deciso di far aspettare i piloti nel proprio box in attesa di sviluppi.
Prima dell’inizio della sessione c’è stata una riunione con tutti i piloti, i team principal e Stefano Domenicali. Il presidente della Formula 1 ha poi spiegato le dinamiche di ciò che è successo alle scuderie e le ha tranquillizzate, garantendo il normale prosieguo del Gp dell’Arabia Saudita.
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