ROMA – “Se vieni tagliato fuori per causa tua lo devi accettare, ma per me non è stato così“. Le voci di un suo addio alla Formula 1 si rincorrevano già a partire da metà stagione, ma Antonio Giovinazzi è rimasto in Alfa Romeo senza fare scalpore. Anche quando il team elvetico ha poi ingaggiato al suo posto il cinese Guanyu Zhou. Il pilota pugliese, in un’intervista a MotorSport.com, racconta così la sua versione dei fatti: “I rumor non rappresentavano nuove notizie per me. In estate avevo capito però che la mia situazione si era fatta difficile. Poi alla vigilia del GP del Brasile mi ha chiamato Fred (Frederic Vasseur, team principal dell’Alfa Romeo, ndr). Da lì ho deciso di non alzare la voce e di essere professionale fino alla fine“, ha detto Giovinazzi, che sarà comunque terzo pilota della Ferrari nel Circus.
Non c’è però nessun rancore verso Zhou, il cui approdo in Formula 1 è stato accolto con scetticismo: “C’è stata amarezza per il sedile perso. Ma non posso dare la colpa a Zhou, che si è meritato la superlicenza. Ma resta il rammarico per aver lasciato dopo la mia miglior stagione“. Ora per Giovinazzi si apre un nuovo capitolo, questa volta con il team Dragon Penske. Il classe 1993 a breve partirà infatti per Diriyah, dove è in programma la prima tappa della Formula E 2022, fissata per il 28 gennaio. “Ho avuto poco tempo a disposizione per prepararmi alla nuova comperizione. Ho svolto tanto lavoro al simulatore, che mi ha aiutato a capire la nuova monoposto. Il passaggio non è stato facile e neanche il debutto lo sarà“. Giovinazzi però non si arrende e per lui rientrare nel Circus è ancora una strada percorribile: “Sento di aver lasciato qualcosa in sospeso, ci proverò fino all’ultimo“, ha concluso il pugliese.
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