Questo fine settimana al Paul Ricard, in Francia, per la Ferrari sarà una prova cruciale per affidabilità e prestazioni.
Questo avvincente mondiale di Formula 1 ha appena superato il giro di boa, tra certezze e interrogativi. Sul circuito del Paul Ricard, che dell’originale non ha di certo conservato il fascino, la Ferrari dovrà dare un’altra prova di forza. Stavolta l’appuntamento è di quelli da non perdere per la Rossa per due motivazioni fondamentali: dare un segnale forte sul piano delle mere prestazioni in pista e, di conseguenza, cercare di rimettersi in carreggiata nella sfida contro Max Verstappen e la Red Bull in entrambi i campionati.
Il percorso sarà tutt’altro che semplice. Dopo la superiorità dimostrata in Austria sul passo gara, la F1-75 adesso deve dare prova della sua forza ovunque ed in ogni condizione atmosferica. Nel sud della Francia ci sarà molto caldo che metterà a dura prova la tenuta degli pneumatici. Ecco una delle trappole principali per la Rossa: trovare il giusto setup per avere un equilibrio tra ritmo e gestione gomma. Cosa che non era riuscita alla Red Bull nello scorso appuntamento.
Charles Leclerc è pronto, quindi, a conquistare la sua seconda vittoria consecutiva. Sarebbe la terza di fila per la Ferrari, che andrebbe a sugellare così una superiorità simile a quella dei primi tre gran premi della stagione. Con più di un pensiero al tema dell’affidabilità, che incombe sulla testa dei piloti e del team come una spada di Damocle. Carlos Sainz, infatti, potrebbe montare la power unit numero 4 e andare in penalità, dopo il rogo scatenatosi sulla sua macchina in Austria.
Da non dimenticare anche il problema all’acceleratore negli ultimi giri del GP sofferto da Leclerc: certo, a mente fredda qualcosa di trascurabile in confronto al disastro di Sainz, ma i brutti pensieri sono sempre dietro l’angolo. La Ferrari, quindi, dovrà sì dimostrare di essere la vettura migliore in pista anche nel caldo torrido del Paul Ricard ma, soprattutto, portare a termine la gara con due macchine e senza problemi. Questa è la sfida più grande per gli uomini del Cavallino. Altrimenti il mondiale, riaperto con sudore e fatica, si potrebbe richiudere in un batter d’occhio.
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