Domenicali: “Più probabile un meteorite che una donna in Formula 1 in cinque anni”

Quando si cerca una definizione breve per Stefano Domenicali, talvolta si incappa nella scorciatoia del “nuovo Ecclestone”. In realtà i due hanno in comune il fatto di essere stati alla guida della Formula 1, ma in tempi e modi diversi, essendo essi stessi persone agli antipodi.

Oggi Domenicali gestisce il circus per conto della proprietaria (dal 2017) Liberty Media, che alla Formula 1 dà un’impronta americana, molto attenta allo show. Il risultato non è sempre una meraviglia, ma Domenicali va avanti anche con onestà intellettuale, ammettendo: «I giovani chiedono cose nuove e io devo fare scelte per la massima valorizzazione del Mondiale». Ergo: per aumentare la redditività del giocattolo. E sul punto si fa fatica a dargli torto.
Intanto, alla vigilia della ripresa delle ostilità dopo la pausa estiva, ha parlato ad alcune testate decantando il «grande momento per la Formula 1» e l’«incredibile stato di salute di uno sport in prima fila per popolarità». Quanto al pezzo di campionato che ci aspetta ha anticipato – chissà quanto per intima convinzione e quanto per promuovere la merce sul banco – l’arrivo di meraviglie ed effetti speciali. Il primo messaggio – non è finita finché non è finita – lo ha porto anche col cuore, ché le sue radici sono ancora nelle profondità di Maranello. «Ottanta punti dividono Leclerc da Verstappen e sono tanti, ma in Formula 1 non si deve mai dire mai. Ricordo che nel 2007 (lui era in procinto di rilevare la guida della Scuderia da Jean Todt, ndr) Raikkonen a due gare dalla fine aveva diciassette punti di ritardo (col vecchio punteggio la vittoria ne valeva dieci, ndr), e batté Hamilton e Alonso di un solo punto. La Red Bull è molto forte, la Mercedes crescerà ma la seconda parte riserverà grandi sorprese. Errori, affidabilità, meteo… chi può dirlo? Intanto dal Belgio in poi i GP registrano l’esaurito: tutti vogliono vedere come andrà a finire».

Le norme anti-saltellamento per il 2023 rimescoleranno i valori?
«Non credo. Un anno fa tutti giuravano che quest’anno le macchine sarebbero state uguali fra loro. E invece ogni team ha saputo creare qualcosa di nuovo e originale».

Porsche e Audi si avvicinano.
«La piattaforma tecnica è credibile e protesa verso un futuro con motori sostenibili. Ribadiamo l’obiettivo dell’impatto zero carbon nel 2030, e tutto questo alle Case piace».

Dagli Usa si dice molto interessato a entrare Mario Andretti.
«Non abbiamo problemi di quantità né necessità di nomi pesanti. Conosco Mario e sono tutti benvenuti, anche suo figlio Michael, ma altri si stanno muovendo in silenzio, e rispettando i protocolli».

Cancellato il GP Russia per l’invasione dell’Ucraina, non si pone il problema con la Cina che insidia Taiwan?
«La nostra politica è chiara: portare nel mondo valori positivi. Tutte le leghe stanno cercando di capire cosa succederà e bisogna anche capire come evolverà la situazione delle chiusure per il Covid: non abbiamo tirato conclusioni».

Nel 2023 avremo in calendario un GP africano?
«Tutti lo vogliono e noi stiamo discutendo col Sudafrica per un accordo di lungo termine. Comunque puntiamo a un calendario con 23-24 gare, non di più».

Davvero la Formula 1 rischia di perdere Spa?
«La memoria corta impedisce di ricordare che pochi anni fa il Belgio non c’era… Dobbiamo scegliere per la massima valorizzazione del Mondiale. L’ideale per noi sarebbe avere un terzo del campionato in Europa, un terzo nelle Americhe e un terzo nel resto del mondo».

Tra le gare storiche c’è in ballo anche Monza.
«Grande rispetto per questi circuiti e per Monza che compie cent’anni, ma la storia non è abbastanza. Bisogna investire sulle strutture e sul futuro. E nessuno è garantito, non sarebbe corretto nei confronti di chi vuol entrare».

La MotoGP vi copia le Sprint, ma rimane aperta la questione che chi si aggiudica la pole non necessariamente parte davanti nel GP.
«Siamo pronti a discutere aggiustamenti ma se la gente è felice, i promotori e i media anche (i media non proprio, ndr), perché no? È bello che ogni giornata offra qualcosa di nuovo, i venerdì con le sole prove libere divertono solo gli ingegneri».

Quando una donna in Formula 1?
«Lavoriamo per dare loro il massimo delle possibilità di entrare, all’età giusta e con la macchina giusta. Devo però anche essere realista e dire che è più probabile l’arrivo di un meteorite sulla Terra che quello di una pilota nel Mondiale nei prossimi cinque anni».


Fonte: http://www.corrieredellosport.it/rss/formula-1

Articoli recenti

  • Tennis

Atp Cincinnati, i risultati di oggi: Rune ai quarti

Holger Rune è ai quarti di finale del Masters 1000 di Cincinnati. Il danese, che era avanti 6-4, 3-1, ha approfittato…

14 Agosto 2025
  • Tennis

Nardi-Alcaraz all’Atp Cincinnati, il risultato in diretta live della partita

live ATP CINCINNATI Luca Nardi gioca il suo secondo ottavo di finale in carriera. A Cincinnati, l'azzurro affronta da... 13…

14 Agosto 2025
  • Bike

Dopo la vittoria ai campionati italiani Filippo Conca ha firmato con la Jayco AlUla

La sua vittoria ai campionati italiani senza squadra ufficiale aveva fatto scalpore, ora è ufficiale il suo passaggio alla Jayco…

13 Agosto 2025
  • Tennis

Sinner-Mannarino all’Atp Cincinnati, il risultato in diretta live della partita

Jannik Sinner torna in campo negli ottavi di finale del Masters 1000 di Cincinnati. L'azzurro affronta il francese Adrian Mannarino…

13 Agosto 2025
  • Volley

Mondiali U21: l’Italia supera l’Indonesia (Adigwe 27 punti) ed è pronta per la Cina

Prosegue nel migliore dei modi l’avventura della Nazionale Under 21 femminile impegnata nei Campionati del Mondo di categoria in corso di svolgimento…

13 Agosto 2025
  • Volley

Nazionale maschile: da Giannelli a Sani, i 16 azzurri al lavoro da Ferragosto

Continua il lavoro della Nazionale Maschile di Ferdinando De Giorgi in vista dei Campionati del Mondo in programma nelle Filippine…

13 Agosto 2025