ROMA – “Il denaro è importante ovunque, anche per noi, ma non ci limitiamo a guardare. L’intero pacchetto deve essere corretto. Se guardassimo solo al conto in banca, il calendario delle gare sarebbe sicuramente diverso. Quel che è certo è che non sto vendendo l’anima della Formula 1“. Stefano Domenicali ha risposto così alle critiche arrivate nelle ultime settimane contro i possibili cambiamenti del calendario di Formula 1 nei prossimi anni. A rischiare in particolare sarebbe il Gran Premio del Belgio sul circuito di Spa, uno dei più caratteristici dell’intero Mondiale. “Questo fa parte del normale cambiamento, e ci stiamo aprendo al mondo intero – ha detto il CEO del Circus ai microfoni di “Sport Bild” -. Oltretutto, forniamo i riflettori in cui i padroni di casa vogliono presentarsi bene. I primi successi sono già stati raggiunti. In Arabia Saudita le donne possono guidare da quattro anni”.
Domenicali ha poi risposto sulla possibilità di un Gran Premio in Germania, che manca dal 2019: “Non possiamo coprire tutti i costi di un gran premio. È un mistero per me come non si possa costruire un business attorno a una gara al giorno d’oggi. Se la Germania riuscirà a farlo, ci correremo di nuovo. Se non faccio una telefonata io, non sento nessuno dalla Germania. La gente parla, ma alla fine ci vogliono i fatti“.
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