Un BMW R nineT decisamente frizzante e artistica. E’ quella nata in occasione dei 90 anni della Casa di Monaco che, grazie all’opera del maestro tatuatore Marco Manzo, fu protagonista di uno degli eventi più importanti del mondo dei tatuaggi artistici: la Mostra Tattoo Forever di Roma, con l’attrice Asia Argento come madrina d’eccezione.
La speciale BMW R nineT tatuata è un’opera d’arte, caratterizzata da un’eleganza raffinata dove le classiche proporzioni di un modello Roadster vengono definite dal motore boxer, dal serbatoio compatto e dalla coda snella, lasciando ampio spazio alle personalizzazioni e, per l’occasione, la sua livrea si arricchisce da simbolici tattoo e dettagli preziosi: forcella, cerchi, copri punterie e i pannelli laterali del serbatoio sono in foglia d’oro. Il frontale è stato rivisitato aggiungendo un secondo faro in verticale, mentre finiture di colore nero e oro scolpiscono le curve.
Grazie ad una particolare pellicola spray rimovibile della Graphic S.r.l, i due parafanghi e il serbatoio della moto assumono una colorazione dark opaca sulla quale, con una minuziosa tecnica manuale di lavorazione a rilievo realizzata da infinite e minuscole gocce color oro, è stato creato dall’artista un unico tatuaggio che corre per tutta la lunghezza della moto e che crea uno stile ornamentale quasi ipnotico ed etnico.
La BMW R NineT Tattoo venne esposta presso gli spazi del Macro, La Pelanda ( Centro di produzione culturale, di Roma), quale vera e propria opera d’arte, per tutta la durata della mostra Tattoo forever, prodotta da COR, enti promotori Roma Capitale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e sotto la direzione artistica dello stesso Marco Manzo.
Il debutto della Roadster del BMW Group nel mondo dei tatuaggi risale però all’anno precedente (siamo nel 2015) in occasione della performance “Tattoo d’Haute Couture” al Museo MAXXI di Roma, per poi rinnovarsi con la presentazione della BMW R nineT Tattoo come opera d’arte contemporanea alla Galleria d’Arte Benucci, sempre nella Capitale.
La moto è stata accostata ad opere d’arte di Giorgio De Chirico, Igor Mitoraj e Fernando Botero, a tele di Luca Signorelli, Gianbattista Tiepolo e Luca Giordano in contrapposizione ai capolavori contemporanei di Giacomo Balla, Piero Manzoni e Luca Pignatelli.
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