Andrea Kimi Antonelli stupisce in F4: sta nascendo un campioncino Made in Italy?

Andrea Kimi Antonelli – foto: Andrea Kimi Antonelli Official (fb)

Neanche due mesi sono passati dalla fine del mondiale di F1 2021 che ha decretato l’abbandono alla serie di Antonio Giovinazzi e già siamo orfani di un pilota italiano ad alto livello. Sì, Antonio è in Formula E adesso e cercherà, con le unghie e con i denti, di riprendersi quello che, a detta di molti, gli spetta, ossia un sedile nella massima serie motoristica. Ma bisogna guardare anche a lungo termine. Allora è impossibile non gettare l’occhio su quanto fatto da Andrea Kimi Antonelli nel weekend di Abu Dhabi in Formula 4.

Ma, innanzitutto, di chi stiamo parlando? Di un adolescente nato a Bologna il 25 agosto del 2006. Facendo un veloce calcolo, si tratta di un quindicenne che, però, sin dai kart ha dimostrato di non essere uno qualsiasi. Il piede sembra averlo bello pesante il giovane Kimi, così come l’eredità nel suo nome e cognome (il papà Marco è il fondatore del team Antonelli Motorsport). Sin da subito viene adocchiato dalla vecchia volpe Toto Wolff che non se lo fa scappare e lo mette sotto contratto nell’Academy della Mercedes. Ha tutto per fare bene e sta solo a lui confermare le sue prestazioni.

Di certo, il suo weekend di Abu Dhabi in Formula 4 è tanta, tantissima roba. Vittoria in gara -1 e in gara -2, senza discussioni. Dominando. Avrebbe vinto anche gara -3 ma una penalità di 10 secondi, inflittagli dai commissari senza una vera spiegazione ufficiale, lo relega al terzo posto. Nella quarta e ultima gara, Antonelli risale dalla sesta fila e termina in seconda posizione. La Prema ha un gioiellino in casa adesso. La Mercedes lo avrà per il futuro.

Andrea Kimi Antonelli – foto: Andrea Kimi Antonelli Official (fb)

Tant’è che, anche complice la crisi d’astinenza da Formula 1 tipica dell’inverno, questo ci basta per fare previsioni sulla sua carriera ed immaginare un nuovo Max Verstappen tutto all’italiana. Un enfant prodige che tale si sta dimostrando, anche se la strada per la F1, lo sappiamo tutti, è ancora lunga. Allora, ci tornano alla mente tutti quei fenomeni adolescenziali che poi non hanno mantenuto le aspettative. Il talento di Kimi c’è. Ora tocca a lui nel confermarlo e a tutti noi farlo crescere senza pressioni esagerate. Cosa che in Italia, si sa, è sempre difficilmente evitabile. Intanto godiamocelo in gara anche in questo fine settimana, nell’appuntamento di Dubai. Poi quel che sarà sarà.

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