“Non ci sembrava il momento giusto. Questo è un momento che ci deve far riflettere su ciò che sta accadendo sulle strade in Italia, e avere un momento di ricordo”. Lo dice il direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni, che doveva presentare la nuova Maglia Rosa per il Giro 2023, evento annullato.
Sulla sicurezza in strada per i ciclisti, e la conseguente mancanza di nuove leve italiane nello sport delle due ruote a pedali, Vegni osserva: “il problema vero è che queste cose hanno bisogno di cultura trasversale, di rispetto tra utenti. poi esistono anche situazioni imprevedibili ma che non dipendono dalla volontà di nessuno. Però -dice Vegni all’Adnkronos- ora cominciano a essere un po’ troppi i morti, ed è un problema serio che va affrontato e discusso in maniera decisa”.
In strada, risponde a chi osserva l’impari confronto tra mezzi pesanti e biciclette, “i rapporti di forza sono quelli che sono e bisogna rispettarsi tutti. Il ciclista è in strada e deve saper cosa si può fare e cosa no. Poi quello che succede ci prende tutti in maniera particolare, e Rebellin era un uomo di esperienza, ne aveva tanta: vedremo cosa diranno le indagini. Sicuramente c’è bisogno di fare qualcosa di più rispetto a quanto fatto finora, un ciclista è comunque un soggetto debole, per quanto sia esperto”.
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