Come mai tante persone seguono e praticano con passione il ciclismo? Perché è uno sport in cui si fatica e ci si misura innanzitutto con sé stessi, con traguardi che sembrano non arrivare mai e che appaiono irraggiungibili. Il libro “I grandi campioni del ciclismo” (Newton Compton Editori, 2022), scritto dai giornalisti Alberto Pontara e Claudio Barbieri, raccoglie i profili dei ciclisti che hanno lasciato un segno tangibile in quello che da tutti è considerato lo sport epico per eccellenza. C’è chi ha vinto tutto, ma c’è anche chi non ha vinto nulla o quasi, scrivendo lo stesso la storia. Perchè il ciclismo è fatto di storie gloriose, talvolta di riscatto, altre di orgoglio, altre ancora di dignità. È fatto di cadute, quelle che danneggiano il fisico e che possono compromettere una carriera, ma anche quelle che rischiano di mettere in discussione la stessa credibilità di uno sport. Purtroppo anche di tragedie che lasciano sgomenti. Ma, senza ombra di dubbio, il protagonista assoluto è il talento. Quello di fronte al quale ci si può solo emozionare e togliere il cappello.
In oltre centoventi anni di storia, il ciclismo ha donato emozioni incredibili, frutto di imprese e rivalità, di campioni e colpi di scena. Coppi e Bartali hanno riscritto il concetto di “nemici” nel mondo dello sport, in un’Italia a cavallo della guerra. La Francia si è divisa tra il bello e vincente Anquetil e il brutto e perdente, Poulidor. Moser e Saronni hanno litigato, diviso, acceso le folle. C’è chi è andato controcorrente, come Alfonsina Strada, autentica pioniera del movimento sportivo femminile e chi ha tradito la fiducia del mondo, come Lance Armstrong. E poi quelli che non ci sono più: Ocaña, Casartelli, Scarponi e uno dei più amati di sempre, Marco Pantani. Questo libro ritrae i grandi campioni che hanno scritto la storia di questo sport in sella alle loro biciclette, dagli “eroici” primi corridori ai miti come Binda, Coppi, Bartali e Merckx. Da Bugno a Bettini, passando per Fignon, LeMond, Indurain, Froome e Nibali. Fino ai giorni nostri, con la tecnologia a supportare nuovi talenti pronti a lasciarci senza fiato, come Pogacar, Evenepoel e il nostro Ganna. Ogni profilo è accompagnato dal titolo di una canzone, una sorta di playlist con cui accompagnare la lettura di imprese e sconfitte, di cadute e risalite. Storie di atleti e di persone che, in sella a una bicicletta, hanno segnato la storia dello sport, tra emozioni e grandi traguardi.
Riduttivo definirla un'autobiografia. Parliamo di “Essere coach”, scritto da Simone Pianigiani ed edito da Roi Edizioni con prefazione di Marcello…
Trieste ko alk ritorno in Europa, le parole di coach Gonzalez LEGGI TUTTO
Tokyo, 07 ottobre 2025 Uno spettacolo da Champions League all’Ariake Arena!!! Spalti gremiti in ogni ordine di posto, con un…
La pallavolo a Grottazzolina ha da sempre una forte connotazione maschile, e fin qui si è parlato dell’avvio della nuova…
Si chiude il programma degli ottavi di finale al Masters 1000 di Shanghai. Occhi puntati ovviamente su Lorenzo Musetti, che…
Al via i quarti a Toronto e Montreal: il programma guida tv Si aprono i quarti di finale al Masters…