SERIE A3
MONGE GERBAUDO SAVIGLIANO 2
VOLLEY 2001 GARLASCO 3
25-19, 22-25, 19-25, 25-21, 12-15
Savigliano: Galaverna 20, Bosio 14, Ghibaudo 1, Bossolasco 4, Garelli 4, Ghio 11, Vittone 3, Dutto 15, Gallo, Rabbia, Gonella, Bergesio, Cravero e Testa. All.: Bonifetto
Garlasco: Magalini 36, Puliti 19, Coali 7, Miglietta 7, Porcello 4, Crusca 2, Di Noia, Testagrossa, Petrone, Mellano, Taramelli, Resegotti, Moro, Giampietri. All.: Marco Maranesi
CAVALLERMAGGIORE – Un altro tie-break per Savigliano, il terzo nelle ultime quattro gare, una striscia da classifica sempre in movimento, ergo positiva e confortante. Il dato denota che la squadra di Roberto Bonifetto adesso sa ingaggiare e reggere il braccio di ferro, quali che siano l’avversario e l’esito. Ma il fattore campo resta deficitario: dei 13 punti, appena 3 sono maturati tra le mura del Pala San Giorgio (sempre gremito).
Il pronostico propendeva per l’1 in schedina, sebbene l’accoglienza di una squadra in crisi obblighi sempre a stare sul chi va là. Nel primo set i padroni di casa hanno sfruttato l’euforia post Fano (stesso starting six, unica novità l’impiego di Ghio dall’inizio al posto di Gonella), giocando in scioltezza, incisivi in battuta (2 ace identici di fila di Dutto con palla sul soffitto), ordinati in difesa ed efficaci in attacco. Sul 16-12 sono scappati via, Garlasco ha annullato tre set point ma ormai il parziale era segnato (chiuso da un mani fuori di capitan Bossolasco).
L’argento vivo saviglianese ha brillato anche in avvio del secondo (6-1), poi si è esaurito, anche per merito degli avversari. Garlasco, fin lì balbettante, ancora ostaggio dei fantasmi generati da prolungate astinenze, ha reagito, trascinato dal suo palleggiatore. Di Noia, 38 primavere – in estate, dopo la promozione, aveva deciso di smettere per fare il direttore sportivo salvo ricominciare per aggiustare gli ingranaggi – mefistofelico con quegli occhi di brace da invasato agonistico, il pizzetto e la coda di capelli corvini, è salito in cattedra e ha preso ad apparecchiare per quei due satanassi della schiacciata che rispondono al nome di Magalini e Puliti. Di quest’ultimo il primo ace pavese (12-11): a dispetto della classifica, in fatto di punti dalla linea dei 9 metri Garlasco era in leggero vantaggio dopo le prime 9 giornate (46 contro i 42 di Savigliano). Nella serata ne avrebbe piazzati altri 12 (e solo 4 errori), contro i 7 saviglianesi (sbilanciati da 17 errori). In partite con questo andamento e in bilico fino all’ultimo, intessute di scambi prolungati di cui diversi in stile flipper, sono i dettagli a far pendere l’ago della bilancia. Le statistiche sono ravvicinatissime: 38% Savigliano e 40% Garlasco come “rice” perfetta, 42% Savigliano e 44% Garlasco come attacco.
Ancora Di Noia: non ha fatto una piega quando Ghio lo ha abbattuto con una frustata delle sue in pieno volto (13-11). Bossolasco ha firmato il 14-12 con un lungo linea, ma intanto Garlasco era ormai pienamente nel mood della partita e, dopo il secondo ace (di Magalini, 14-15), ha iniziato a farsi sentire anche a muro (Coali su Bosio e Bossolasco; 9 a 7 per Garlasco in questo fondamentale). Equilibrio fino al 21 pari, spezzato da 2 pipe di Puliti.
Il terzo set è stato all’insegna di un costante predominio pavese, Savigliano non riusciva più a contrattaccare, Garlasco ha difeso facile e Magalini e Puliti hanno continuato ad imperversare, il muro locale quasi sempre in ritardo. Bonifetto ha richiamato Bossolasco e messo dentro Garelli.
Nel quarto set (Rabbia per Gallo nelle retrovie) Savigliano ha faticato a tenersi aggrappato, ma sull’11-12 ha rialzato la testa: un ace di Galaverna, una veloce di Ghio, un colpo di prima di Vittone hanno creato il solco (punto 25 con un diagonale palla a terra di Bosio).
Al quinto gli ospiti hanno girato campo sul 6-8, l’ingresso in battuta tattica di Ghibaudo ha fruttato l’ace dell’illusione (11-12), frantumata dagli attacchi di Miglietta e del solito Magalini, top scorer e premiato come MVP.
Coach Bonifetto ritiene maggiori i meriti altrui: “Nel primo set solo noi, impeccabili. Poi tutti quei challenge (quasi tutti dando ragione a Garlasco, ndr) ci hanno tolto il ritmo: non vuole essere una scusante, è così. La loro potenza offensiva per vie laterali si è fatta sentire, le loro bordate hanno messo a dura prova la nostra seconda linea. Bravi però a riprenderci a metà del quarto: avremmo anche potuto perdere 3-1”.
Il collega Marco Maranesi, senza venire meno alla sua flemma, si è detto di nuovo ottimista: “Ho rivisto la voglia di lottare tutti insieme, le nostre qualità sono riemerse di conseguenza. Una vittoria importante contro una buona squadra, non fisica ma ben organizzata e in salute. Adesso dobbiamo essere continui”.
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