Ecco le gare che piacciono a tutti. Quelle da dentro o fuori. Quelle che regalano emozioni uniche. Quelle che portano gioie indescrivibili a chi vince e tristezza in coloro che escono dal campo con la sconfitta. Ma sono quelle partite che tutti vogliono giocare: atleti, staff tecnico e dirigenti. In tanti si accontenterebbero di vincere tutte le gare facilmente, ma tutti noi nel cuore sappiamo bene che la vittoria più bella è quella sofferta, quella che arriva dall’anima, dall’orgoglio e dal cuore, prima che dal gesto tecnico. E’ arrivato il momento di Abba Pineto Volley – Normanna Aversa Academy. No, non mette in palio la promozione in A2 ma per come è arrivata questa gara 3 degli ottavi di finale dei play off promozione ha un sapore sicuramente particolare. Due squadre, quella abruzzese e quella normanna, che hanno regalato spettacolo nei primi due match, si sono sfidate senza esclusioni di colpi e ora sono arrivate all’atto finale.
Una delle due giovedì resterà a casa, l’altra inizierà a preparare il big match con la vincente della sfida tra Motta di Livenza e Torino. E’ inutile dire che tutta la Campania seguirà quella che è, oggi, la squadra più importante della Regione che andrà in Abruzzo per onorare la città di Aversa ma non solo. L’obiettivo è oltrepassare i ‘confini’ del fiume Po e sbarcare in provincia di Treviso oppure ‘volare’ verso la città della Mole Antonelliana.
E’ già un sogno, ma la Normanna Aversa Academy non vuole fermarsi. “Abbiamo già raggiunto un traguardo storico – dice Sergio Di Meo – con una società che è stata costituita pochissimi mesi fa. E’ un miracolo sportivo quello che siamo riusciti a confezionare in questa stagione ma adesso ci siamo e vogliamo giocarcela con tutte le nostre energie. Oggi capiamo quanto sarebbe stato importante conquistare anche un solo piazzamento in più in classifica, ma non è questo il momento delle riflessioni. Oggi bisogna giocare con il cuore, scendere in campo con le giuste motivazioni e superare l’ostacolo con la forza che ha dimostrato di avere la nostra squadra”.
Aversa in quel palazzetto di Pineto ha già perso due volte e Di Meo sottolinea di credere nella “legge dei grandi numeri, prima o poi l’Abba dovrà uscire con la testa bassa dal proprio bunker. In queste gare vale tantissimo la psicologia degli atleti: noi arriviamo a questo match da una vittoria, loro da una sconfitta. Abbiamo lavorato tantissimi in questi due giorni, ed ho detto ai ragazzi di giocare per loro, per i loro sacrifici e per coloro che continuano a credere in questo progetto”.
Anche perché c’è un’altra motivazione in più: “Gara 2 dei quarti si giocherebbe il 2 maggio, quando il PalaJacazzi potrebbe riaprire ed ospitare anche 250 tifosi. Facciamolo per loro, facciamolo per chi ha sofferto da casa la lontananza dalla squadra del proprio cuore. Facciamolo per chi ama questi colori e questa maglia”.
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