Il sesto Scudetto della Cucine Lube Civitanova coincide con il quinto vinto in biancorosso dal veterano Jiri Kovar, bandiera del team da dieci anni, periodo condiviso con il preparatore Massimo Merazzi. Una decade ricca di trofei e coronata dalla doppietta di questa stagione!
Da quando sei alla Cucine Lube hai vinto 12 trofei: 1 Mondiale per Club, 1 CEV Champions League, 5 Scudetti, 3 Coppe Nazionali, 2 Supercoppe.
Jiri Kovar: “Di vincere non ci si stanca mai, soprattutto con questi colori. Poi si sa che l’appetito viene mangiando…”.
Qual è il titolo che ti ha dato maggiori soddisfazioni?
Jiri Kovar: “Senza dubbio lo Scudetto vinto nel V-Day al Forum di Assago contro Trento. Il primo in maglia Lube, al culmine di una grande rimonta contro rivali tosti!”
La vittoria più sofferta?
Jiri Kovar: “Se andiamo ad analizzare la stagione intera posso sbilanciarmi e indicare proprio lo Scudetto 2020/21. L’annata è stata lunga e complicata, tra un torneo a singhiozzo, i mille tamponi, i Quarti di Finale Play Off senza due titolari fuori per il Covid-19, gli abbinamenti contro le squadre più scomode e la delusione in Champions League”.
Tanti fuoriclasse, ma il valore e la compattezza del gruppo hanno avuto un ruolo determinante.
Jiri Kovar: “Esatto! Non nascondo che c’è ancora tanto rammarico per aver steccato l’andata dei Quarti di Finale di Champions compromettendo la qualificazione, nonostante la gara super al ritorno in Polonia. Volevamo arrivare in fondo per difendere il titolo, ma va detto che dopo quel passo falso è arrivato il salto di qualità del gruppo. Abbiamo vinto lo Scudetto da squadra!”.
Avere Kovar pronto a subentrare è un lusso…
Jiri Kovar: “Mi alleno e lavoro sodo per farmi trovare preparato. Ovviamente si vince e si perde tutti insieme, quindi se la squadra ha bisogno di me non mi tiro indietro. Forse quest’anno ho avuto meno chance rispetto al precedente, ma il piacere e l’impegno sono gli stessi di sempre”.
La tua è una luna di miele perenne in biancorosso!
Jiri Kovar: “Qui mi sono sempre trovato bene. Amo la maglia, la società e i tifosi. Ho anche rinunciato a offerte piuttosto sostanziose nel corso degli anni da parte di Club italiani e non. Mi è capitato di fare riflessioni, ma poi sono rimasto qui e sono felice della mia scelta”.
Come ci si sente a essere una bandiera?
Jiri Kovar: “Ci tengo a precisare che ognuno fa le sue valutazioni e ogni decisione va rispettata. Non siamo milionari come i calciatori e non giochiamo all’infinito. Chi insegue offerte importanti o vuole mettere da parte tesoretti per la sua famiglia ha tutte le ragioni di questo mondo. Io qui alla Lube mi sono trovato bene sotto tutti gli aspetti e ho instaurato un legame speciale”.
Si è conclusa una stagione estenuante con due titoli all’attivo. Ora?
Jiri Kovar: “Questo è il momento del relax. Voglio trascorrere del tempo in tranquillità con mio figlio e mia moglie. I tanti impegni in trasferta mi tengono spesso lontano da casa. Adesso posso godermi il focolare. Prima, però, dedico un doppio abbraccio tricolore ai tifosi della Lube!”.
Race to Engage – Digital Marketing nel Motorsport, di Davide Reinato Dopo dieci stagioni al fianco del reparto Digital di…
Fabrizio Barbazza, ex pilota di Formula 1 con AGS e Minardi a inizio anni ’90, è intervenuto con un commento…
Il Gran Premio del Giappone 2025, disputatosi sul circuito di Suzuka, precede l’appuntamento in Bahrain e ha visto Max Verstappen…
Inizia con una vittoria in rimonta la difesa del titolo a Monte-Carlo di Stefanos Tsitsipas. Il tennista greco, n. 6…
Reggio Calabria – Una prima gara playoff da incorniciare per la Domotek Reggio Calabria, che ha superato in un match…
“Finalmente il vero carattere della The Begin Volley An”. Matteo Albanesi palleggiatore dorico è molto soddisfatto della prestazioni di Napoli:”Penso…