Nell’estate della ‘doccia fredda’ di Wembley ci pensa una ragazzina di 18 anni a scaldare i sogni infranti degli inglesi: Emma Raducanu, nata a Toronto da papà rumeno e mamma cinese ma volata a due anni con la famiglia in un sobborgo a sud ovest di Londra, è la nuova regina di New York. La britannica ha sconfitto nella finale tra ‘teen’ l’altra giovanissima e talentuosa Leylah Fernandez – figlia di una filippino-canadese e un ex calciatore ecuadoriano emigrato in Canada – con il punteggio di 6-4, 6-3 chiudendo il torneo senza perdere mai un set. La più giovane vincitrice dai ‘tempi’ di Maria Sharapova (“queen” nei Championships a 17 anni e due mesi) e la prima giocatrice partita dalle qualificazioni a trionfare in uno Slam, che mancava all’Inghilterra dal trionfo a Wimbledon nel 1977 di Virginia Wade, campionessa nella Grande Mela nel 1968. Un atto conclusivo così ‘young’ non si vedeva dal 1999, dalla sfida tra Martina Hingis e Serena Williams, quando le finaliste di oggi non erano nemmeno nate. Da lunedì, Emma salirà al 14° posto nel ranking WTA, Leylah sarà 20^: il futuro è loro, protagoniste all’Arthur Ashe Stadium nell’anniversario del giorno più triste per i newyorkesi, oggi – 11 settembre del 2021 – colpiti al cuore dal sorriso di due nuove speranze dello sport.
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