Non festeggerà il compleanno in campo e in campo non lo vedremo ancora per un po’ dopo i forfait a Toronto e Cincinnati. Il ginocchio continua a dargli dei problemi. Ma chissà in quanti avrebbero scommesso su Federer ancora nel circuito a 40 anni. Una carriera in cui ha vinto quasi tutto, non Roma ma proprio in Italia, a Milano, nel 2001, è arrivato il primo dei suoi 103 titoli. 20 Slam, 6 Atp Finals, 1 oro olimpico in doppio, 310 settimane da numero 1 del mondo. Il giocatore che ha portato il tennis per popolarità e incassi, ai livelli più alti. Ammirato per classe ed eleganza. Per 18 anni di fila ha vinto il premio di giocatore preferito dai fan. Ha ispirato filosofi e scrittori. Un talento unico ed immenso, accompagnato e fortificato però dal costante e duro lavoro e da una programmazione perfetta. Per allungare il più possibile la carriera. Un simbolo, non solo per la sua Svizzera. Un uomo legato alla sua famiglia. La moglie Mirka, ex tennista, 4 figli, e i genitori. Papà svizzero e mamma sudafricana e proprio per le sue origini ha creato la Roger Federer Foundation, per aiutare i bambini. Federer è ancora oggi uno degli atleti più pagati al mondo, nonostante abbia giocato poche partite negli ultimi due anni. In questa stagione solo 13. L’ultima ai quarti di Wimbledon, sconfitto nettamente da Hurkacz. Ai Championships ci aveva detto che un giocatore dovrebbe poter scegliere quando smettere, e non lasciare che siano gli infortuni a farlo. Quindi lo aspettiamo. Forse allo US Open. Quando si sentirà pronto. Intanto è giusto festeggiare. Buon compleanno Roger
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