Esordio amaro per Matteo Berrettini al Masters 1000 di Monte Carlo. Il romano cede in due set allo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, 7-5 6-3 lo score del match di secondo turno. L’azzurro, alla prima partita sul rosso in stagione ed al rientro dopo un lungo stop, paga l’inizio stentato e la difficoltà di contenere il pressing preciso e continuo dell’iberico dal fondo, bravo soprattutto nel pizzicare Matteo in contro piede e mettere a nudo una certa pesantezza dell’azzurro negli spostamenti. Quando il servizio non l’ha assistito Matteo è andato in difficoltà, e ha inciso troppo poco anche in risposta, soprattutto nel secondo set, dove ha strappato solo due palle break nel settimo game (appena dopo esser stato breakkato) praticamente senza riuscire a giocarle.
Si pensava che questa partita potesse nascondere molte insidie, nonostante Davidovich Fokina non sia un tennista particolarmente quotato, perché il tennis dell’iberico è tutta sostanza e velocità, ideale a mettere a nudo una condizione non perfetta dell’azzurro negli scambi a media velocità e con palle lavorate. Così purtroppo è andata. Il romano ha pagato una partenza lenta, come si temeva visto che oggi era alla sua prima partita dopo molto tempo e sul “rosso”. Mettere “in moto” un fisico imponente come il suo richiede tempo e partite, quelle che gli sono mancate. Infatti oggi Matteo è stato per tutto l’incontro non così dinamico, in ritardo nell’arrivare sulla palla perché impiegava una frazione di secondo di troppo nello scattare, soprattutto quando chiamato a cambiare direzione. Un ritardo che, per la sua meccanica di esecuzione, lo fa andare in rotazione col diritto, col peso del corpo più arretrato, tanto che la palla scappa via o ha poco controllo; e compromette la stabilità e quindi controllo anche col rovescio. Solo a tratti ha trovato ritmo col servizio e con il suo tennis. Bassa la percentuale di prime, anche se sulla seconda spesso ha trovato un bello spin, tanto carico e veloce da allontanare Alejandro e costringerlo a risposte “dai teloni”. I troppi errori col diritto e la difficoltà nel ribaltare gli scambi partendo dalla risposta hanno condannato l’azzurro alla sconfitta.
È corretto sottolineare i meriti dello spagnolo, che è andato a prendersi la partita con un tennis molto continuo, lucido tatticamente ed estremamente efficace. Davidovich Fokina è stato bravissimo a restare sempre concentrato, continuando a spingere e perseguire il suo piano tattico anche nella parte centrale del primo set, quando Matteo è salito e poteva – in caso di suoi errori – far girare la partita dalla parte dell’azzurro. Alejandro ha condotto gli scambi, velocissimo nello spostarsi a sinistra e pizzicare l’angolo scoperto col diritto inside out, per il più classico contro piede, che mette a nudo la difficoltà di spostamento dell’azzurro, soprattutto nel tornare verso destra. Oppure col rovescio (oggi molto efficace) in anticipo nel tagliare in lungo linea. La sua tattica era chiara: tenere la palla in campo e spostare Berrettini, senza prendersi troppi rischi e facendolo colpire molte palle mai da fermo. Per questo il suo contropiede è stato decisivo, l’ha cercato di continuo, con palle nemmeno definitive ma precise. Lo spagnolo è parso molto ben preparato, veloce coi piedi a trovare impatti solidi in anticipo. Inoltre ha risposto piuttosto bene, anche alle prime di Matteo, costringendo l’azzurro a scambiare tanto.
Matteo contro un tennis così veloce e continuo non è riuscito a cambiare di ritmo con lo slice di rovescio o la pallata violenta, così è finito nella morsa del rivale, sbagliando per primo.
Una sconfitta che, viste le condizioni, ci sta, anche se speravamo che Matteo potesse far valere la sua potenza, magari più sostenuto dal servizio. La stagione sul rosso è appena iniziata, ci sono molti tornei per rifarsi per il romano.
La cronaca dell’incontro.
L’incredibile “Italian Day” al Monte Carlo Country Club continua con Matteo Berrettini, che alle 16:16 inizia il suo match alla risposta. Subito una bordata di diritto cross a velocità spaziale di Matteo, Davidovich Fokina manco la vede, tanto è rapida e stretta. Si riscatta l’iberico di origine russa con un paio di buone prime, lavorate e angolate. A 30 Alejandro muove lo score nel set. Il romano serve per la prima volta con una botta a 212 km/h. Forza col diritto, schemi corretti ma la palla esce. 15-30 e poi 15-40 col terzo errore di diritto. Un po’ lento coi piedi Matteo in quest’avvio. Si sposta a tirare col diritto nell’angolo sinistro, ma la palla gli arriva un po’ “in pancia”, con scarso equilibrio affossa in rete. Break Davidovich Fokina, 2-0 e servizio. Lo spagnolo ringrazia per gli errori, spinge in sicurezza con poco rischio e lo score segna 3-0 e 12 punti a 3. Inizio davvero in salita per l’azzurro. Doppio fallo di Berrettini nel primo punto del quarto game. Finalmente un bel punto di Matteo, attacco col back di rovescio e volée incrociata sicura. La prima inizia a girare, ma col diritto è ancora in ritardo. Un errore di Davidovich Fokina dà all’azzurro il punto del game, 1-3. Berrettini è entrato in partita, soprattutto in moto. Incide alla risposta, col diritto, 0-30. Bravo Davidovich Fokina a spostarsi velocissimo a sinistra e pizzicare l’angolo scoperto, il più classico contro piede. Resta avanti 4-1 l’iberico. Nel settimo game Berrettini regge lo scambio, è Davidovich Fokina a sbagliare qualcosa, e concede una palla del contro break sul 30-40. Doppio fallo! BREAK Berrettini, torna l’equilibrio nel set 3-4 ma al servizio. È bastato che Matteo iniziasse a “centrarsi” nello scambio e sbagliare di meno. Più sicuro e sciolto, il romano rispolvera per la prima volta nel match una delle sue chicche tecniche, la smorzata subito dopo il servizio, seguita in avanti. Davidovich Fokina è sorpreso. 4 pari. Berrettini trova la prima accelerazione vincente di rovescio nel decimo game, non è ancora al meglio ma altre soluzioni del suo tennis entrano in azione. A sostenere la sua prestazione resta soprattutto il servizio, con alcune seconde palle rapide e cariche di spin, che mandando l’iberico molto lontano a rispondere e gli aprono il campo. 5 pari, si entra nel rush finale del set. Alejandro continua a produrre un tennis ordinato e con poco rischio, con l’obiettivo di spostare l’azzurro. Grazie alla rapidità di piedi copre benissimo il campo Davidovich Fokina, con un Ace a zero si porta 6-5, 38 minuti di gioco. Berrettini è in ritmo al servizio, alterna pallate a tutte al centro a soluzioni esterne molto precise e lavorate, con velocità medie elevate e crescenti nel match. E Davidovich Fokina risponde da molto lontano, ma risponde… quasi sempre, e con qualità, grazie a drive potenti e discretamente lunghi. Il dodicesimo game è complicato, Alejandro sprinta e rimette, e trova un punto difensivo incredibile, chiuso con un lob perfetto (non era male l’attacco di Matteo). Set Point Davidovich Fokina! E niente prima per l’azzurro… La risposta dello spagnolo è lunga, tutta a sinistra, Matteo cerca lo stesso il diritto ma non riesce a sbracciare con ampiezza, e affossa in rete. 7-5 Davidovich Fokina. Un set di grande equilibrio si è deciso negli ultimi punti, con poche prime dell’azzurro e qualità in ribattuta di Davidovich Fokina. Paga la partenza Betterrini, e solo il 58% di prime in campo.
Secondo set, inizia Davidovich Fokina al servizio. Spinge col diritto Alejandro, sempre velocissimo nel trovare la giusta distanza dalla palla. Tiene un solido turno di servizio, inizia avanti 1-0. Risponde il romano, buoni servizi, si scambia poco. 1 pari. ADF continua nella sua partita molto positiva: pochissimi errori, tennis solido in spinta e appena possibile via il contro piede, nemmeno a grandi velocità, perché l’importante è spostare il rivale e non concedere niente. Il set avanza sui turni di servizio, piuttosto spedito. Bravo Davidovich Fokina a rispondere spesso con qualità, anche sulle prime di Berrettini, e imporre i suoi ritmi nei propri game di servizio. Quando Matteo non riesce ad operare un cambio di ritmo (slice o pallata violenta), gli è difficile uscire dalla morsa del rivale. Sesto game, serve Berrettini e Davidovich Fokina si porta 0-30, situazione già molto pericolosa… Si porta 30 pari ma un diritto offensivo termina in corridoio. Palla break per l’iberico (finora le ha trasformate tutte). Ace, no! L’arbitro scende, è appena fuori. Con coraggio il romano attacca col diritto e viene avanti, si prende il punto di forza. Grande lotta nel game, Matteo si affida al suo schema preferito: prima esterna da destra, diritto lungo linea pesante e via avanti, a chiudere. Ma sul rovescio, quando lo scambio è lungo, l’azzurro soffre. Nell’undicesimo punto del game, un nastro fortunato manda l’azzurro fuori posizione, e viene passato. Seconda palla break per Davidovich Fokina. Ace… no, let! Con rabbia “Berretto” scarica una prima violenta esterna, Ace per davvero. Però si imballa completamente nel punto seguente, fermo con i piedi la pallata vola via metri, c’è la terza palla break da difendere. Si affida al diritto pesante, cancella anche questa chance Matteo. Capitola alla quarta palla break, stavolta un diritto muore sul nastro. Break Davidovich Fokina, bravo a strappare molte chance per scappare avanti, con difese ottime e molta lucidità. 4-2 Davidovich Fokina, a due passi dalla vittoria. Con rabbia Matteo scarica tutta la sua potenza in una serie di diritti fulminanti, in risposta si porta 0-30 e poi 15-40, dopo uno scambio lungo e, per una volta, da lui condotto. Due palle del contro break per l’azzurro. Se le gioca benissimo Alejandro, sprinta a tutta, arriva bene sulla palla e comanda col diritto. Con 4 punti di fila si porta 5-2, Matteo sbaglia col rovescio. Il match si chiude 6-3 per lo spagnolo, bravo a giocare un tennis davvero positivo e consistente, mettendo a nudo le difficoltà odierne del romano.
Marco Mazzoni
Alejandro Davidovich Fokina vs [8] Matteo Berrettini
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