Hubert Hurkacz supera Jannik Sinner nella finale del Masters 1000 di Miami, 7-6 6-4 lo score del match a favore del polacco, che alza il trofeo più importante in carriera (3 vittorie su 3 finali disputate). Jannik parte male, rimonta e trova il suo migliore tennis – intenso e preciso – nella fase centrale del primo set. Da 0-3 si porta 3 pari, annulla una delicatissima palla break nel nono game e strappa il servizio al polacco nell’undicisimo, con potenza e grande pressing. L’azzurro serve per il set sul 6-5 e qua si “spegne la luce”. Tutto nel suo gioco s’inceppa, dal servizio alla precisione nella spinta. Subisce il break e gioca un brutto tiebreak, poco accurato e con diversi errori. Purtroppo il momento no continua all’avvio del secondo parziale. Crolla 0-4, tanti errori sia tecnici che tattici. Tutto parte dalla testa, perché dopo aver annullato due palle per lo 0-5, ritrova lunghezza di palla, intensità e precisione. In un batter d’occhio si riporta in partita, recuperando un break e restando in scia fino al 4-5. Hurkacz riesce a chiudere, vincendo il primo Masters 1000 in carriera. Stavolta la rimonta non è riuscita.
Inutile girarci intorno: la delusione c’è, la partita era difficile ma non impossibile. Però è giusto dare il pieno merito del successo a Hubert Hurkacz. Ok, Sinner l’ha “rimesso” in gioco sul finale del primo set, ma sarebbe ingeneroso non attribuire pieni meriti al polacco. Intanto per il torneo straordinario disputato. Ricordiamo che Hurkacz che è arrivato in finale sconfiggendo uno dietro l’altro Shapovalov, Raonic, Tsitsipas e Rublev, tutti avversari sulla carta a lui superiori.
Inoltre oggi il polacco ha giocato una partita tecnicamente molto accorta e perfetta sul piano tattico. Era consapevole che la spinta in progressione di Sinner poteva “sfondarlo”, quindi era fondamentale servire bene, per ricavare punti facili; era necessario rispondere lungo, per non far entrare l’azzurro con i piedi in campo; era necessario sbagliare poco e far colpire tante palle a Sinner che, per il suo modo di giocare, avrebbe spinto tanto e rischiato di più. Così è andata. Hubert è stato bravissimo a trovare la miglior posizione in campo per appoggiarsi alle palle rapide di Jannik, non ha sofferto molto il pressing dell’azzurro, andando in vera difficoltà solo quando Sinner ha accelerato al 100% prendendosi rischi enormi.
Hurkacz oggi ha vinto perché è stato più efficiente. Il rapporto rischio / rendimento nel suo tennis è stato troppo superiore a quello dell’azzurro, che per sfondare il rivale ha sbagliato davvero troppo. La partita si è decisa per il miglior rendimento del servizio del polacco e per la sua capacità di difendere la posizione di campo. Spesso un match di tennis tra due giocatori che amano costruire e spingere, si decide per un metro di campo. Ebbene, oggi quel metro di campo l’ha tenuto Hurkacz. Non è un dettaglio: Hubert è riuscito a restare abbastanza vicino alla riga di fondo per non aprire il campo agli affondi di Jannik ed appoggiarsi sui drive dell’azzurro, rimandando palle abbastanza lunghe e consistenti. Sinner è uscito da questo schema solo quando ha accelerato a tutta. Questa, insieme allo scarso aiuto della prima, è stata la motivazione della sua sconfitta.
Non era facile, perché Hurkacz davvero è stato preciso, veloce, continuo. Ottimo. Però Jannik avrebbe dovuto prendere una scelta “drastica” per girare il match a suo favore: o aumentare la percentuale di rischio, soprattutto col rovescio (a mio avviso ha insistito fin troppo negli strappi col diritto, visto che oggi era meno stabile rispetto ai match precedenti), per allontanare Hurkacz dalla sua posizione “di forza”; oppure aprire molto di più gli angoli con palle più lavorate e alzare un filo la parabola per dare meno peso e timing al rivale. Infatti nella fase del recupero e sorpasso nel primo set, Sinner riuscito nello strappo grazie ad una serie di pallate davvero sulle righe, e con qualche palla più corta e stretta che ha finito per portare più avanti il rivale, fuori posizione. Avrebbe forse anche potuto lavorare di più ai fianchi l’avversario non solo con la forza, ma con una parabola cross di rovescio più lenta e alta nello scambio: infatti Hurkacz tende a farsi “ingolosire” dalla possibilità di accelerare lungo linea di rovescio, ma su palla più alta la sua meccanica di esecuzione lo penalizza. Non era affatto facile, ad ogni modo, perché il polacco ha giocato benissimo.
Sarà molto importante per Sinner capire il motivo del suo blackout sul 6-5, quando è girato il match; e come mai non è riuscito a cancellare dalla sua testa quel momento e riprendere a giocare al suo meglio nel tiebreak, o almeno all’inizio del secondo set. Sinner è bravissimo a rimontare, ma partire ogni volta ad handicap è complicato (e l’ha dichiarato Piatti ieri, spesso Jannik parte male nel primo punto del gioco). Sinner ha incantato in quest’inizio di stagione per la sua intensità e qualità, ma soprattutto per come ha “rifiutato la sconfitta”, con reazioni leonine, e per come sia quasi sempre riuscito a cancellare dalla sua testa errori e momenti difficili, ripartendo con impeto e convinzione. Oggi sul quel “maledetto” 6-5, non ce l’ha fatta.
Resta un torneo SPLENDIDO per Jannik, la prima finale di un grande torneo, ed un’esperienza che sarà decisiva nella sua crescita. Vincere sarebbe stato incredibile, ma merito a Hurkacz. E grazie lo stesso Jannik, per le emozioni e il tennis di altissimo livello.
Marco Mazzoni
La cronaca del match nel — Liveblog ––
20:53 – Hurkacz serve per il match. Sinner rischia, ma sbaglia. 15-0. Il polacco con coraggio rischia, si porta 30-15 a due punti dal match. Jannik regge bene nel quarto punto, sbaglia il polacco 30 pari. Sinner spinge con poco rischio, ma è profondo. 40-30 e MATCH POINT. Niente prima… Si scambia al centro… lungoooo scambia. Finisce largo Sinner. Vince Hurkacz.
20:48 – Sinner è tornato fisicamente in partita. I suoi colpi sono di nuovo fluidi e soprattutto penetranti, col rovescio lascia fermo il rivale, si avverti di nuovo intensità nella sua progressione. Sul 30-0 commette però il quinto doppio fallo del suo match. Con i piedi quasi in campo butta il polacco molto fuori dal campo e lo porta all’errore. 40-15. Game Sinner, 4-5. Ora tutta la pressione è su Hubert, solo un game per vincere il torneo.
20:43 – La tensione ora la sente Hubert! Sul 15-0 commette il primo doppio fallo del suo match. Con coraggio, Hurkacz apre il campo e viene avanti, forse per sottrarsi ad uno scambio prolungato. E la prima non va…. Jannik si difende con tutto quel che ha, tira un passante nemmeno così buono ma Hubert si impalla sotto rete, e affossa la volée. 30 pari! NOOO Sinner non riesce a superare la rete dopo aver mandato fuori campo il rivale, nastro “polacco”… 40-30. Segue servizio e diritto. 5-3 Hurkacz. Quel punto che poteva mandare Jannik sul 30-40 ce lo ricorderemo…
20:39 – Quanto conta la testa nel tennis… Forse finalmente libero di testa, Jannik ritrova la prima di servizio, ottimo appoggi e lunghezza di palla. Niente errori e tante “pallate” che finalmente spostano Hurkacz e lo fanno sbagliare. In un amen da rottura prolungata ad un filetto di punti. Hurkacz ha tirato il fiato, ma bene Sinner nel farsi trovare pronto. 4-3 Hurkacz, col polacco alla battuta.
20:37 – All’improvviso Sinner si anima nel Sesto game, ritrova lunghezza di palla e sbaglia poco. Si porta 15-40, risponde molto profondo e il polacco sbaglia, troppo indietro. Recupera un break l’azzurro 2-4. Sta passando l’ultimo treno per Jannik, ora o mai più per restare attaccato al match.
20:33 – Sinner purtroppo sembra uscito mentalmente dal match. Gioca con meno convinzione, spinge a tratti, sembra non riuscire a trovare una strada per mettere in difficoltà il rivale e continua a sbagliare. Sotto 0-4, Hurkacz ha la chance per il triplo break. Sbaglia un’accelerazione di rovescio cross il polacco, si salva Jannik. Finalmente mette la bandierina nel set, sotto 1-4, purtroppo con due break.
20:27 – Hurkacz in totale controllo del match. Il polacco spinge, non sbaglia niente. Sinner non riesce a reagire. Un parziale 16 punti a 5 spiega meglio di ogni altro aspetto l’andamento di un set in cui, purtroppo, non c’è match.
20:24 – Terzo game, Sinner serve ed è in difficoltà. Spinge ma senza sfondare, forse apre poco l’angolo, deve cercare di muovere il rivale dal centro, ma non ci riesce. Hurkacz risponde bene, pressa e va a prendersi il secondo break del set, portandosi 3-0 e servizio. È la spallata che potrebbe decidere il match. Sinner sembra restato a quel brutto dodicesimo game… non è più riuscito a spingere con convinzione, sbagliando troppo e non trovando la via per mettere in difficoltà il rivale.
20:20 – Hurkacz è molto sereno, serve bene, si appoggia sulle palle di Sinner e soprattutto non sbaglia NIENTE. Consolida il vantaggio e si porta 2-0. È davvero in grandissima forma e fiducia il polacco. Del resto, per arrivare a questa finale ha battuto gente come Shapovalov, Tsitsipas e Rublev…
20:18 – Secondo set. s’inizia con Sinner alla battuta, ma l’onda di Hurkacz non si arresta. Vince uno scambio durissimo di 28 colpi e si porta 0-30. Jannik tocca sotto rete chiamato avanti dal rivale, per fortuna il passantino in corsa del polacco è appena largo. Bravo però Hubert in questa fase, è molto aggressivo e non lascia tempo al rivale. Con un bel pressing e un diritto angolato si porta 15-40, due palle break pesantissime in questo momento non facile sul piano mentale per l’azzurro. Si salva Jannik sulla prima, regge dal fondo correndo molto; la prima purtroppo è scomparsa… comanda ma dopo aver inchiodato Hubert nell’angolo sinistro, sbaglia un’accelerazione col diritto cross. BREAK Hurkacz, bravo a sentire il momento, sbagliare pochissimo e giocare profondo. 1-0 avanti il polacco, l’inerzia del match è tutta dalla sua parte.
20:10 – Sinner esce dal campo. I numeri dicono 11 vincenti e 28 errori per Sinner; 5 vincenti e 13 errori per Hurkacz. Il match l’ha fatto più Jannik, purtroppo sul risultato finale pesa come un macigno il passaggio a vuoto sul 6-5, quando Jannik ha – da solo – commesso troppi errori, senza prima di servizio, senza nemmeno prendersi rischi importanti. Purtroppo per una volta ha avvertito il peso del momento, ed ha sbagliato troppo. Peccato perché era stato bravissimo a rimontare, sembra lui lanciato verso il primo set. Solo 52% di punti con la prima per Sinner, altro numero non così buono.
20:09 5-2 Hurkacz, e quindi prima pesante al T. 6-2 e quattro set Point per lui. Manca il primo, di punto lungo un diritto molto aggressivo. 3-6, Sinner serve. Con coraggio spinge A TUTTA un diritto inside out, Hubert non difende. 4-6… Scambio lunghissimo, si esplora tutto il campo.. il primo a sbagliare è Jannik, col diritto colpisce col peso del corpo un po’ arretrato, e la palla esce. 7-4 Hurkacz.
20:06 – TIEBREAK. 1-0 Hurkacz, sbaglia di rovescio Sinner (quinto errore di fila… brutto momento). Prova a venire avanti l’azzurro, ma l’attacco era corto e veniva da lontano. Bravo Hurkacz a far giocare una palla bassa all’azzurro. 2-0 Hurkacz. Con rabbia Sinner spinge e chiude con la smash, primo punto Jannik nel TB. Scambio violento sulla diagonale di rovescio, l’azzurro sbaglia in rete. 3-1 Hurkacz. Ma forza ancora in risposta l’azzurro, Hubert è sorpreso uscendo dal servizio e sbaglia. 3-2 Hurkacz, ma serve Jannik. Ahia!? Stecca di diritto per Jannik, si cambia con il polacco avanti 4-2. Ancora c’è da rincorrere…
20:03 – Un errore di rovescio in scambio costa a Sinner un doloroso contro break. Passaggio a vuoto per l’azzurro, Hurkacz è stato solo attento a non sbagliare.
20:02 – Inizia male il game decisivo del set con un errore Jannik. E niente prima sullo 0-15. Doppio fallo !?!? Il quarto del match. 0-30. Stavolta la tensione l’avverte anche lui. E niente prima… Comanda col diritto, ma termina in corridoio. 0-40, tre palle per il tiebreak per Hurkacz.
19:59 – BREAK SINNER!!! Risposta precisa, pressa dal centro e Hurkacz sbaglia in rete!! 6-5 Sinner, serve per il primo set. Grazie Hubert per l’assenza della prima di servizio, ma Ottimo Jannik per come ha saputo cogliere la chance spingendo forte con accuratezza, senza sbagliare una scelta. COMPUTER SINNER.
19: 58 – Finalmente Jannik trova una bella risposta inside out col diritto, 15 pari nell’undicesimo game. E di nuovo seconda di servizio per Hubert… TENSIONE!?! il polacco arriva pesante su un diritto di scambio, e boom, lunga! 15-30. Altra seconda di servizio… Si scambia al centro, e… BOOOM, Sinner dal centro del campo Jannik trova un lungo linea di rovescio clamoroso, imprendibile. 15-40 e due palle break per Jannik!!!
19:55 – Pressione? Sinner ha le spalle molto larghe, a 15 con quattro pallate si porta 5 pari. Il set scorre veloce, verso il… tiebreak?
19:51 – Hurkacz non tentenna, è poco appariscente ma MOLTO solido. Si porta 5-4, ora la pressione è tutta su Jannik . . . .
19:49 – Ottavo game, 30 pari. Bravissimo Hurkacz a pressare con ottimo timing e trovare un improvviso lungo linea che ha messo in difficoltà Jannik. Palla break per il polacco, delicatissima. Ace! Si salva con classe Sinner. Quindi gioca un bello scambio l’azzurro dritto per dritto, con palle mooooolto lunghe, è il polacco il primo ad andare lungo. Ancora molto bene col diritto in pressing, 4 pari dopo 38 minuti. Si entra nella fase calda del set.
19:42 – Il polacco sfrutta benissimo le sue prime, scambia con poco rischio appoggiandosi bene alla palla rapida di Sinner, si porta avanti 4-3. Sinner per ora bene, bravo a rimontare lo svantaggio, ma serve una sterzata: o una spinta maggiore per stroncare il rivale; o deve muovere lo scambio con qualche variazione spostandolo dalla “piazzola” preferita, altrimenti il rapporto rischio/rendimento del suo match è in negativo.
19:41 – Cerca un Serve and Volley Hurkacz, il primo del match, ma Jannik trova una risposta cross passante che pizzica la riga. Tutto bello, di una difficoltà terrificante!
19:40 – Dai primi 6 game, la sensazione è che Sinner debba lavorare un po’ il rovescio sulla diagonale per proporre ad Hurkacz delle palle veloci e più alte. Il polacco si fa ingolosire e cerca il lungo linea ma su palla alta non sempre lo controlla alla perfezione. Inoltre deve portarlo a giocare in posizioni di campo “scomode”, perché se Hubert staziona sul centro e con i piedi vicini alla riga, ha ottimo anticipo sulla palla, spinge e rischia poco. Settimo game, 30 pari. Sale la tensione.
19:38 – Il Sesto game va ai vantaggi, qualche errore da parte di entrambi. Un diritto colpito male da Jannik in avanzamento (brutta ricerca della palla coi piedi, strano per lui) gli costa una palla break. Se la gioca bene con un bel pressing col diritto. Come poco sotto: nonostante il brutto errore del punto precedente, insiste nella spinta, senza paura. Hurkacz non regala niente, scambia con poco rischio con i piedi molto ben piantati in terra e vicini alla riga. Il polacco vince lo scambio più lungo del match, altra palla break… Uff.. esce di un soffio un diritto a Hubert in scambio. Due buone prime, dal possibile 2-4, Sinner impatta 3 pari.
19:33 – C’è un po’ di vento, ma Sinner deve stare attento ad aggredire le palle col diritto senza peso, quando cerca di sparare a tutta. Commette un brutto errore sul 15 pari, per eccesso di spinta e rotazione. Qua viene fuori l’enorme qualità MENTALE di Sinner: al punto seguente si riparte da zero, reset totale e via in spinta senza incertezze. 30 pari.
19:28 – Grandissimo punto di Jannik sul 30 pari nel quinto game: dal centro trova quel cross lunghissimo che ha messo tanto in crisi Bautista in semi, e quindi entra a tutta. Si conquista una palla break. GRANDISSIMA RISPOSTA! Hurkacz è sorpreso, sbaglia. BREAK SINNER, fa il pugno l’altoatesino. Resta sotto 2-3, ma ora serve lui.
19:26 – Muove lo score nel quarto game Sinner, due diritti pesanti e anche un Ace, il primo del match, ma anche un doppio fallo. 3-1 Hurkacz. Sembra sempre un po’ contratto l’azzurro, quasi aver fretta. Adesso serve incidere in risposta per tornare in vita nel set…
19: 21 – Ottimo pressing di Jannik col diritto nel terzo game. Costruisce il suo tennis con i piedi piuttosto vicini alla riga di fondo, ma Hubert è sostenuto dal servizio (2 Ace nel game). Si va ai vantaggi. Orrenda risposta di Sinner da destra, affossa il diritto a mezza rete, troppa foga in questo caso. 3-0 Hurkacz in 11 minuti.
19:17 – Sinner serve per la prima volta nel match, ma è Hurkacz ad incidere con la risposta, anche perché la prima dell’azzurro non entra. E sul 15-30 un doppio fallo costa a Jannik le prime due palle break del match, immediate. Ancora niente prima… ma in progressione Sinner cancella la prima chance al rivale. Un rovescio di Sinner in scambio muore di poco largo. BREAK Hurkacz, il match inizia in salita per l’azzurro. Stesso film della semifinale?
19:14 – Sul 40-15 un rovescio in scambio di Jannik atterra di poco lungo. 1-0 Hurkacz. Ha iniziato bene con la prima il polacco. La statistica del torneo indica che con la prima di servizio nel torneo ha vinto 3 punti su 4, servendo 51 Ace. È la conferma che la qualità in risposta di Jannik sarà decisiva per incidere nel match.
19:11 – Il terzo punto del match è il primo vinto da Jannik: bordata di diritto lungo linea e via avanti in progressione.
19:11 – La finale 2021 del Miami Open scatta con Hubert Hurkacz alla battuta. “Ready? Play!”. Hubert fa ok col pollice, Jannik risponde, grande rispetto e fair play. Il primo 15 lo vince Hurkacz, attacca Sinner ma sbaglia.
19:03 – È la terza finale in carriera per entrambi, e curiosamente entrambi hanno vinto entrambi le finali disputate. I due sono molto amici, e hanno giocato insieme in doppio al recente torneo di Dubai. Una finale ancor più speciale per entrambi.
19:02 – Sinner e Hurkacz entrano sul Grand Stand dell’impianto di Miami sotto le note di “beat it” di Michael Joackson. Ci siamo, la finale sta per iniziare!
Marco Mazzoni
[21] Jannik Sinner vs [26] Hubert Hurkacz
1 Aces 3
5 Double Faults 1
60% (47/78) 1st Serve 71% (49/69)
55% (26/47) 1st Serve Points Won 69% (34/49)
48% (15/31) 2nd Serve Points Won 35% (7/20)
64% (7/11) Break Points Saved 0% (0/3)
11 Service Games Played 11
31% (15/49) 1st Serve Return Points Won 45% (21/47)
65% (13/20) 2nd Serve Return Points Won 52% (16/31)
100% (3/3) Break Points Converted 36% (4/11)
11 Return Games Played 11
53% (41/78) Service Points Won 59% (41/69)
41% (28/69) Return Points Won 47% (37/78)
47% (69/147) Total Points Won 53% (78/147)
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