Un nastro fortunato sul matchpoint per Matteo Arnaldi salva Sergiy Stakhovsky. Grande delusione per l’azzurro, che ha sfiorato la più importante vittoria in carriera. Dalle qualificazioni emerge Luca Potenza, per la prima volta nel main draw di un Challenger. Tanto pubblico al Pala Agnelli.
Sono passati 40 anni da quando Dino Viola disse che lo scudetto si era deciso per una questione di centimetri. Parlava di calcio, ma oggi più che mai il concetto si può estendere al tennis. Pochi centimetri hanno impedito a Matteo Arnaldi di raccogliere la sua vittoria più prestigiosa, contro l’ucraino Sergiy Stakhovsky. A dispetto di una classifica così così (n.227) e una condizione fisica che non è più quella di un tempo, Stakhovsky rimane avversario scomodo, anche solo per le frequenti discese a rete e la gran personalità. Davanti ad alcune centinaia di spettatori Arnaldi lo ha affrontato nel migliore dei modi, ma il sogno si è arenato sul matchpoint, quando una volèe dell’ucraino ha danzato sul nastro prima di cadere nella metà campo del sanremese, che con Bergamo ha un conto in sospeso con la sfortuna: anche lo scorso giugno perse una partita rocambolesca contro Federico Arnaboldi in semifinale al torneo ITF del TC Città dei Mille. Al Trofeo FAIP-Perrel (44.820€, indoor) l’avversario era di ben altro spessore e Arnaldi lo ha affrontato a viso aperto, mostrando una buona adattabilità al campo sintetico di Bergamo. Fatte le ovvie e debite proporzioni, il tennis di Arnaldi ricorda vagamente quello di Novak Djokovic per il modo di portare i colpi, soprattutto il rovescio. L’impresa che diventava via via più possibile con l’allungarsi del match e la stanchezza dell’ucraino. Stakhovsky (ex n.31 ATP) ha sciupato un vantaggio di 6-3 5-2 salvo poi perdere il tie-break del secondo set, giocato magnificamente da Arnaldi (clamoroso un recupero che lo ha portato sul 6-3) e chiuso con uno schiaffo al volo.
ALTI E BASSI
Il match sembrava girato, ma il ligure si è deconcentrato sul più bello e ha concesso un break di vantaggio a Stakhovsky. Sotto 4-2 e 15-40, ha avuto la forza di continuare a lottare. Sul 5-4 e 30-30, Stakhovsky ha commesso un doppio fallo e Arnaldi ha sfruttato la chance, salendo poi sul 6-5. L’ucraino commetteva un altro doppio fallo sul 30-30, sul matchpoint per Arnaldi tentava un disperato serve and volley. Il nastro, o meglio, il destino, davano una mano a Stakhovsky. Ancora battaglia nel tie-break decisivo: Arnaldi partiva ad handicap, annullava il primo matchpoint con un fantastico passante in corsa, ma sbagliava un dritto facile sul 6-5. Finiva 6-3 6-7 7-6 ed era un sollievo infinito per Stakhovsky, che addirittura alzava le braccia al cielo. La crescita di Arnaldi rimane evidente, e ormai sembra pronto per giocare con continuità nei Challenger. In precedenza, il britannico Liam Broady aveva impiegato tre set per avere la meglio sul gigante Danilo Petrovic. Numero 5 del tabellone, Broady sta vivendo la sua migliore stagione ed è sempre più vicino ai top-100. A quasi 28 anni di età, ha vinto il suo primo Challenger un mese fa a Biel e si propone come uno dei favoriti del torneo, anche perché non è troppo distante da un piazzamento valido per l’ammissione diretta all’Australian Open. I punti in palio a Bergamo potrebbero dargli una chance per giocarsi il tutto per tutto negli ultimi tornei dell’anno. Di certo, il suo tennis è perfetto per queste condizioni (oltre al successo a Biel, quest’anno ha anche giocato una finale a Biella).
LA FAVOLA DI LUCA POTENZA
La storia di giornata, tuttavia, arriva dalle qualificazioni. L’Italia si è garantita un giocatore in più in tabellone grazie alla bella vittoria di Luca Potenza, 21enne siciliano alla terza esperienza in assoluto nel circuito Challenger, sempre nelle qualificazioni. Non le aveva passate a Forlì e Barletta, ma gli è riuscito a Bergamo grazie al netto successo contro l’austriaco Filip Misolic, giocatore che quest’anno ha guadagnato quasi 1.000 posizioni. Un 6-1 6-1 senza storia, con Potenza che dopo il match è corso ad abbracciare il suo staff. Nato a Licata e residente a Roma, svolge una programmazione molto particolare: partecipa a diversi tornei Open per finanziarsi l’attività internazionale, fino a oggi svolta quasi esclusivamente presso un resort di Monastir, laddove quasi ogni settimana si organizzano tornei ITF. Incredibile ma vero: ha giocato 48 dei suoi 93 match da professionista (compresi i due giocati a Bergamo) a Monastir, laddove ha raccolto anche due titoli, il primo nel 2020 e l’ultimo lo scorso maggio. La scelta di giocare così spesso in Tunisia è per ragioni climatiche (l’ambiente non è troppo diverso a quello della sua Sicilia) ed economiche, perché in qualche modo riesce a comprimere le spese. Numero 611 ATP, la scorsa settimana ha raggiunto i quarti a Selva di Val Gardena e adesso si scopre inatteso protagonista nel mondo Challenger. Farà il suo esordio in un main draw contro lo slovacco Filip Horansky nel secondo match di martedì. Il programma al Pala Agnelli sarà molto denso, con ben sette match in programma. Per l’Italia, il clou sarà l’impegno di Flavio Cobolli (miglioratissimo nel 2021) opposto all’ex top-25 Damir Dzumhur, mentre in chiusura di programma Roberto Marcora sfida Dennis Novak, testa di serie numero 2 e reduce dalla sconfitta contro Jannik Sinner a Vienna. Quello stesso Jannik Sinner che nel 2019 batté proprio Marcora in finale.
Palaagnelli – Ora italiana: 10:00 (ora locale: 10:00 am)
1. [7] Nikola Milojevic vs [Q] Fabian Marozsan
2. [Q] Luca Potenza vs Filip Horansky
3. [Q] Nerman Fatic vs Mohamed Safwat
4. [WC] Flavio Cobolli vs [8] Damir Dzumhur (non prima ore: 15:00)
5. [Alt] Maxime Janvier vs [4] Radu Albot
6. Christopher O’Connell vs [PR] Yannick Maden (non prima ore: 19:00)
7. Roberto Marcora vs [2] Dennis Novak (non prima ore: 21:00)
Italcementi – Ora italiana: 10:00 (ora locale: 10:00 am)
1. [1] Lloyd Glasspool / Harri Heliovaara vs [WC] Matteo Marfia / Augusto Virgili
2. [Q] Pavel Kotov vs Cem Ilkel
3. Jamie Cerretani / Glenn Smits vs [2] Romain Arneodo / Sergiy Stakhovsky (non prima ore: 12:30)
4. Evgeny Donskoy / Mikhail Kukushkin vs Jonathan Eysseric / Albano Olivetti
5. Zdenek Kolar / Jiri Lehecka vs [WC] Filippo Baldi / Luca Nardi
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