Roberto Bautista Agut non è solo un ottimo tennista, è soprattutto una persona molto corretta e lucida nelle sue analisi. Dopo la bruciante sconfitta con Sinner (sarebbe stata anche per lui la prima finale in Masters 1000, occasione unica), ha parlato del match e delle qualità incredibili del giovane azzurro. Secondo l’iberico, il futuro di Jannik sarà luminoso.
“Le condizioni di gioco oggi non erano facili” racconta Bautista, “c’era molto vento e la palla si muoveva all’improvviso. Questo ha causato a entrambi molti errori. Nonostante mi sia sentito particolarmente a mio agio con il mio gioco, sono stato molto vicino alla vittoria. Penso che mi sia sfuggito di un niente il secondo, e nel terzo ho avuto la possibilità di vincere la partita quando ero avanti. Ci sono stati piccoli dettagli che gli hanno fatto pendere l’equilibrio per il mio avversario, il tennis è assurdo, a volte un punto può cambiare tutto. Sinner ha giocato incredibilmente bene alla fine del terzo set, non mi resta che congratularmi con lui“.
Davvero molto sportivo l’iberico, come sempre del resto. Ma il passaggio più interessante per noi è il suo giudizio su Sinner, sempre lucido e preciso. “Jannik dà molto ritmo alla palla da fondo campo, è difficile entrare in quegli scambi, ma non puoi giocare con poca potenza perché altrimenti lui ti travolge. Ho provato a prendere l’iniziativa e pressarlo in ogni momento, penso di esserci riuscito in alcuni tratti del match, quando sono andato avanti, ma questo ragazzo ha qualcosa di speciale, soprattutto nei momenti decisivi. Ho giocato con lui due volte in poche settimane e in entrambe le partite sono uscito dal campo con la sensazione che avrei potuto vincere perfettamente, ma invece è stato lui a prendere in mano il gioco nei momenti decisivi“.
“Lo aspetta un futuro splendido. Ha tutto quel che serve per vincere: un bel servizio, si muove alla grande, è esuberante dal fondo campo in spinta e mentalmente è spettacolare. Continua a migliorare ogni giorno. Ha tante armi e, soprattutto, lui è un ottimo agonista. Non gli manca proprio niente”.
Un’analisi assolutamente lucida e precisa delle qualità di Jannik, viste da chi conosce benissimo il gioco e l’ha sfidato in un match importantissimo. L’ennesima conferma del potenziale sterminato dell’azzurro. Il futuro è nelle sue mani, noi siamo in prima fila ad ammirarlo.
Marco Mazzoni
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