Dal 1970 ad oggi, le ATP Finals sono un appuntamento fisso nel mondo del tennis, che assegna il titolo di Maestro dell’anno. Nessun torneo, però, ha cambiato così tanto i connotati dalla sua nascita ad oggi: denominazione, numero di partecipanti, sede, superficie, indoor-outdoor, formato del torneo, partite al meglio dei tre o dei cinque set. Da quest’anno per la prima volta nella storia, sarà Torino ad ospitare le Finals, almeno fino al 2025. Dal 2009 l’evento si è svolto a Londra nella futuristica O2 Arena, che sede fino al 2020. Nella sua storia, la manifestazione si è chiamata Masters Grand Prix (1970-89), ATP Tour World Championships (1990-99), Tennis Masters Cup (2000-08) e infine ATP Finals a partire dal 2009. La manifestazione è stata ospitata da ben 15 città in giro per il mondo, toccando quattro continenti. Dal 1970 al 1976 si sono alternate Tokyo, Parigi, Barcellona, Boston, Melbourne, Stoccolma e Houston, mentre dall’anno successivo fino al 1989 i migliori giocatori del mondo si sono ritrovati a New York. Da quel momento il torneo ha girato tra Francoforte (1990-95), Hannover (1996-99), Lisbona, Sydney, Shanghai, Houston e Londra. In attesa, appunto, di sbarcare per la prima volta in Italia a Torino tra pochi giorni.
Il round robin con i gironi all’italiana e semifinali-finali permettono a un giocatore di poter vincere il torneo anche perdendo un match, come accaduto per esempio a Novak Djokovic nel 2015. La formula di oggi, adottata fin dal 1986, ha avuto anche la variante del girone unico nei primi due anni del torneo. Al contrario, l’eliminazione diretta è stata utilizzata tra il 1982 e il 1985. Dal 2006 si gioca sul cemento indoor, ma in passato il torneo si è disputato su quasi tutte le superfici: nel 1974 a Melbourne, Guillermo Vilas battè Nastase sull’erba outdoor, ad esempio. Non è un caso che le Finals siano l’unico grande torneo a mancare nella bacheca di Rafa Nadal, visto che l’evento non è mai stato organizzato su terra.
Scorrendo l’albo d’oro, salta subito all’occhio il nome del Maestro Roger. Con sei successi, Federer è il giocatore più vincente nella storia: 2003, 2004, 2006, 2007, 2010 e 2011, con altre quattro finali perse. Lo svizzero è anche il giocatore con più partecipazioni alle Finals, 17: una serie interrotta nel 2016, quando diede forfait a causa di un infortunio che gli fece terminare in anticipo la stagione. Federer precede nella speciale classifica Nadal (15), Agassi e Djokovic (14), Lendl (12), Connors, Becker e Sampras (11). Tenterà di eguagliare il primato di successi Novak Djokovic, che è stato Maestro in cinque occasioni, di cui quattro consecutive tra il 2012 e il 2015: un numero di trionfi che lo appaia al secondo posto dietro a RF al pari di Lendl e Sampras.
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