Ha fatto il suo debutto la nuova Opel Astra 2021, la sesta generazione della berlina se nella forma potrebbe segnare il passaggio generazionale numero 6, nella sostanza, apre un capitolo diversissimo, soprattutto per lo stile. Astra infatti riscrive gli stilemi su un corpo vettura di fatto sovrapponibile al passato per dimensioni. L’architettura EMP2 rimane invariata o quasi, dal passo 13 mm più ampio per raggiungere i 2,67 metri, la lunghezza a quota 4,37 metri e un bagagliaio da 422 litri.
Ecco, di queste proporzioni, sfoggia volumi scolpiti da linee nette, spigoli vivi, spesso tanto semplici e funzionali da farla sembrare un oggetto da Bauhaus.
Non c’è dubbio che nel panorama delle berline compatte scriva un’originalità spinta, sebbene indirizzata da Opel Mokka. Accade per la calandra, l’Opel Vizor con fari a led del tipo IntelliLux Pixel Light. Uno schema adattivo, mediante la regolazione dell’intensità e direzione del fascio di luce prodotto da 168 singoli led sui due proiettori.
Assonanze con il mondo Mokka (leggi il test del crossover urbano, benzina ed elettrico) anche all’interno, stavolta nell’infotainment da 10 pollici affiancato dalla strumentazione da 10 pollici. Insieme sono il Pure Vision, doppio pannello orientato verso il guidatore. Pulizia delle superfici ed essenzialità che portano a ridurre i tasti fisici, trasformare la leva del cambio automatico in selettore shift-by-wire. Anche a bordo si ripetono le linee spezzate e nette, in plancia come sui pannelli porta. Tutto molto moderno, un ambiente che conferma i sedili dall’ergonomia certificata dall’ente AGR, declinati anche in rivestimenti pelle e Alcantara.
Tornando al design, la fiancata esprime al meglio il nuovo dinamismo, evidenziato dalla possibilità di optare per il tetto con una colorazione a contrasto.
L’uscita sul mercato di nuova Opel Astra è fissata nel corso del prossimo autunno, quando partirà la produzione e si apriranno gli ordini – tutti da definire, ancora, i prezzi. Sarà, però, solo a inizio 2022 che avverranno le prime consegne.
Una Astra con motori benzina turbo PureTech e diesel, livelli di potenza che si posizionano tra i 110 e 130 cavalli, con soluzioni di trasmissione a scelta tra il cambio manuale 6 marce e l’automatico 8 marce.
Un parco motori collaudato e “noto”, sul quale debutta l’offerta di due versioni ibride plug-in. Avremo una Opel Astra Hybrid anche da 225 cavalli, verosimilmente abbinata tra il motore 1.6 litri turbo benzina e il motore elettrico tra termico e cambio.
Astra conferma lo schema di sospensioni MacPherson più ponte torcente, diverse sono, invece, le regolazioni d’assetto, per ottenere un miglior controllo degli scuotimenti della cassa alle velocità più sostenute.
Affinamenti ai quali si sostituiscono importanti sviluppi in materia di Adas, con l’introduzione dell’Intelli-Vision 360 e, soprattutto, l’assistenza alla guida di Livello 2 avanzato, Intelli-Drive 2.0. Il dato centrale è nella possibilità di cambio semi-autonomo della corsia di marcia, oltre ai già noti contenuti di mantenimento del centro corsia, della velocità in modo adattivo. La presenza del cruise control adattivo, se presente il cambio automatico 8 marce, diventa un sistema del tipo stop&go, in grado di fermare l’auto e ripartire in autonomia entro un certo periodo di tempo.
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